21.03.2019
Quest’anno la Giornata Internazionale mira a valorizzare il ruolo dell’educazione nella salvaguardia del patrimonio forestale
Quest’anno la Giornata Internazionale mira a valorizzare il ruolo dell’educazione nella salvaguardia del patrimonio forestale. È necessario avviare un percorso che, partendo dalla realtà quotidiana, prenda atto dell’esigenza di una maggiore comprensione dei fenomeni naturali che accadono attorno a noi.
Non basta quindi pianificare meglio gli interventi e gli investimenti di gestione del territorio finalizzati alla valorizzazione delle funzioni ambientali, sociali ed economiche del bosco e garantirne così la tutela, la conservazione e la produzione. Vanno anche valorizzate tutte le iniziative di sensibilizzazione sul tema e tutte le attività che ciascun cittadino può realizzare a tutela dell’ambiente.
Nonostante a livello mondiale sia spesso attribuita all’agricoltura una grande responsabilità in termini percentuali nella conversione dei boschi e delle foreste, è necessario rivalutare l’importante ruolo dell’imprenditore agricolo come presidio culturale, sociale e territoriale
Un’elaborazione Coldiretti su dati Istat ha evidenziato che negli ultimi 20 anni si è dimezzata la superficie di bosco di proprietà delle aziende agricole e non c’è dunque più chi svolge attività di custodia, di valorizzazione, di protezione e di sorveglianza del bosco. Secondo Coldiretti, la perdita di terra agricola è il risultato di un modello di sviluppo sbagliato che ha tagliato del 15% le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni ben 2,15 milioni di ettari di terra coltivata.
Per difendere il territorio occorre quindi creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino le funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli. Inoltre è importante promuovere una nuova alleanza fra gli agricoltori, i cittadini e gli altri settori economici. Un’alleanza in cui agli agricoltori sia riconosciuto un protagonismo non solo come produttori di alimenti sani e salubri ma anche come coadiutori del mantenimento di beni pubblici come il paesaggio e la riduzione dei danni ambientali. Un ruolo importante anche dal punto di vista economico: è stato stimato che in Italia per ogni milione di euro speso in prevenzione del rischio idrogeologico si potrebbero risparmiare 5 milioni di euro in termini di riparazione dei danni causati dal dissesto idrogeologico.
Infine, non va sottovalutato il ruolo dei giovani, che saranno i futuri custodi dell’ambiente e del verde. In questa prospettiva si inserisce l’iniziativa della Festa degli Alberi nelle scuole come occasione per mettere a dimora nuovi alberi, piantine o semi, per trasmettere il valore degli alberi nel nostro ecosistema e per fare un regalo alle nostre città, ai nostri cortili, ai nostri paesaggi. Un regalo che abbiamo ricevuto dalle generazioni passate e vogliamo trasmettere a quelle future.
LEGGI GLI APPROFONDIMENTI
Speciale foreste e boschi – Dieci motivi per piantare un albero