01.06.2024
Nel 2001 la FAO ha istituito questa giornata dedicata alla produzione e al consumo di latte per sensibilizzare i consumatori all’importanza di questo prodotto che per millenni è stato un alimento basilare in molte civiltà e che ancora oggi è il più “globale” dei cibi
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La giornata mondiale dedicata al latte è stata istituita dalla FAO nel 2001 per celebrare un alimento, più che una bevanda, che è consumato da 6 miliardi di persone in ogni angolo del pianeta. L’aspetto straordinario del latte è di essere un prodotto allo stesso tempo antico e moderno: rimasto identico da quando è comparso in natura è oggi un alimento globale che, pur essendosi adattato alle esigenze del terzo millennio grazie anche alle innovazioni tecniche introdotte dalle aziende del settore, non ha mai tradito la sua identità.
Secondo i dati FAO, la maggior parte della produzione globale di latte proviene da mucche (85%), seguite da bufali (11%), capre (2%), pecore (1%) e cammelli (0,4%).
Da qualunque animale provenga, il latte viene bevuto in tutto il mondo e in molti paesi rappresenta una delle fonti principali di nutrienti.
Nelle proteine del latte vaccino, ad esempio, ci sono tutti gli aminoacidi essenziali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e che devono quindi essere introdotti con l’alimentazione. È presente poi una componente lipidica, che può variare in base al tipo di scrematura, e di zuccheri, fonte di energia prontamente utilizzabile. Completano il profilo nutrizionale del latte vaccino i minerali (soprattutto calcio, ma anche fosforo, potassio, magnesio, zinco, selenio) e le vitamine (gruppo B, C, A, E, D).
Dal punto di vista energetico, il latte è definito un alimento a “bassa densità energetica” ed “elevata densità nutrizionale” perché fornisce un elevato numero di nutrienti e relativamente poche kilo-calorie (fra le 36 kcal e le 64 Kcal per 100 grammi, dal latte scremato a intero). Inoltre il latte è l’alimento che offre la migliore qualità nutrizionale al minor prezzo. Basti pensare che 130 grammi di mandorle forniscono la stessa quantità di calcio di 2 porzioni di latte ma con 8 volte più calorie e a un prezzo 10 volte più caro.
Il latte è quindi un alleato della nostra salute, ma anche della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile. La FAO sostiene infatti che il settore zootecnico può svolgere un ruolo chiave nel migliorare la vita di milioni di persone, fornendo cibo, lavoro, reddito e opportunità economiche. Ci sono infatti grandi possibilità per lo sviluppo di prodotti caseari da altre specie, in particolare capre, che sono più facili da mantenere rispetto ai bovini e possono far aumentare l’accessibilità alla produzione di latte delle famiglie rurali povere. Senza contare che il latte di molte specie sottoutilizzate perché storicamente non allevate ai fini della produzione di latte (ad esempio lama, alpaca, asina, renna) risulta allo stesso modo molto ricco di sostanze nutritive.
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