16.10.2020
Si celebra ogni anno dal 1979 per ricordare l’anniversario della data di fondazione della FAO, istituita a Québec il 16 ottobre 1945
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Il 16 ottobre 1945, quarantadue paesi si riunirono in Quebec con l’obiettivo di agire contro la fame e la malnutrizione e di occuparsi del sistema alimentare globale. In quella data nacque l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dal 1979 questa data fu scelta per celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Quest’anno, oltre a ricorrere i 75 anni della fondazione della FAO, la giornata ha un significato ancora più importante se pensiamo al particolare momento che il mondo sta vivendo e alla centralità che sempre di più ha il tema dell’alimentazione in uno scenario globale fatto di povertà, carestie, guerre, emergenze sanitarie.
Secondo il Rapporto ONU sull’alimentazione (2020), nel 2019 quasi 690 milioni di abitanti del pianeta hanno sofferto la fame: un numero superiore di 10 milioni di unità rispetto all’anno precedente e di quasi 60 milioni in più rispetto a cinque anni fa. Le persone che affrontano livelli moderati o gravi di insicurezza alimentare arrivano a 2 miliardi se si considera anche chi non ha accesso a una dieta sana o nutriente a causa dell’aumento dei costi dei beni alimentari e della scarsa disponibilità economica.
Il rapporto lancia anche un allarme relativo all’ emergenza sanitaria che sta acuendo la vulnerabilità e l’inadeguatezza dei sistemi alimentari globali, intesi come l’insieme delle attività e dei processi che influenzano la produzione, la distribuzione e il consumo di generi alimentari.
Anche se è ancora presto per valutare l’impatto reale del lockdown e delle altre misure restrittive, il rapporto stima che entro la fine dell’anno da 83 a 132 milioni di persone in più, nel mondo, potrebbero soffrire la fame a causa della recessione economica innescata dalla crisi.
Il fatto che quest’anno il Premio Nobel per la pace sia stato assegnato al World Food Programme, la principale organizzazione umanitaria e agenzia delle Nazioni Unite impegnata a salvare vite fornendo assistenza alimentare e nutrizionale, dimostra quanto sicurezza alimentare, pace e stabilità siano strettamente interconnesse. Inoltre questo riconoscimento è un segnale etico importante dal punto di vista ambientale, economico e sociale: è un’esortazione alla lotta allo spreco, alla conservazione della biodiversità, al sostegno ai piccoli produttori agricoli per abbattere i costi di produzione e distribuzione.
La lezione più grande che la FAO ha imparato nei suoi 75 anni di attività è che non è sufficiente produrre più cibo ma bisogna anche garantire sistemi alimentari sostenibili e capaci di fornire diete sane e a prezzi accessibili per tutti, compresi i più vulnerabili.
Fonti
FAO (2020) – Stato della Sicurezza Alimentare e della nutrizione nel mondo
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