25.11.2020
Tipico del viterbese, deve il suo nome al lungo solco che viene fatto nei campi e che nella leggenda corrisponde a un segno di buon auspicio per la coltivazione dell’anno successivo
Leggi cosa sono “I Sigilli di Campagna Amica”
Autunno, tempo di zuppe e minestre. Il piatto tipico della cucina mediterranea di cui festeggiamo i 10 anni dal riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità, è certamente la pasta con i legumi: fagioli, lenticchie, piselli. Si acquistano freschi o secchi e in questo modo il nostro desiderio culinario autunnale può essere soddisfatto anche in altri periodi dell’anno. Tra i legumi vi sono i ceci e tra questi, “Sigillo di Campagna Amica”, ve n’è uno, il cece dal Solco dritto che viene gustato normalmente nel paese di Valentano, dove tra l’altro in estate si svolge una festa che lo vede come protagonista. Pensate, nei campi viene prodotto un lungo solco che nella leggenda corrisponde a un segno di buon auspicio per la coltivazione dell’anno successivo. I terreni vulcanici, con alto contenuto di potassio e basso di calcio, il clima collinare, l’umidità “al punto giusto” conferiscono al cece dal solco dritto una particolare sapidità ed un’elevata digeribilità. Proteine, acido folico, una buona qualità di grassi insaturi, magnesio, zinco e vitamine del gruppo B sono la dote del cece.
Gustando il cece, proteggerete la bassa maremma laziale, il viterbese, con i suoi laghi, boschi, campi e pascoli. Un territorio unico al mondo che merita senz’altro una visita. Borghi suggestivi ed una cucina ricca completeranno la vostra esperienza.
Il custode di questo sigillo è Brizi Giuseppe dell’azienda agricola il Cerqueto di Acquapendente che propone all’attenzione dei consumatori i suoi meravigliosi legumi nel mercato a vendita diretta Roma – Circo Massimo.