13.03.2020
La specie più diffusa nei nostri mari è il cosiddetto Sarago Maggiore
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Appartenente alla Famiglia degli Sparidi, il Sarago è molto diffuso nel mar Mediterraneo, in particolare nell’Adriatico, ma anche nell’Oceano Atlantico. Predilige fondali rocciosi e acque costiere a una profondità di 100 mt. Si nutre principalmente di piccoli pesci, crostacei e molluschi e a volte di alghe verdi presenti sulle rocce.
Il Sarago è un pesce molto bello, le sue dimensioni possono arrivare fino a 40 cm per 2 kg di peso. Ha un corpo piuttosto tondo e compresso. La pinna dorsale è composta da spine robuste che diventano più molli verso la coda. Le pinne del petto sono lunghe e quella caudale un po’ forcuta. Ha una livrea solitamente argentea con alcune strisce verticali di color verde sui fianchi mentre la coda ha un bordo scuro. Spicca una macchia nera proprio vicino al peduncolo caudale.
Il Sarago Maggiore presenta sessi separati, mentre altri saraghi possono essere ermafroditi. La sua riproduzione avviene in autunno, e la maturità sessuale è intorno ai 2 anni di vita. Preferisce vivere in branco quando è giovane, ma da adulto è più solitario.
Si pesca solitamente tutto l’anno, ma è tra la primavera e l’estate, nei mesi tra aprile e Settembre, che è sicuramente più abbondante. Solitamente si utilizzano per pescarlo reti da posta, reti a strascico, lenze, nasse e palangari.
Per riconoscerne la freschezza, quando lo si vuole acquistare, valgono le regole standard volte a individuare se un pesce è fresco o meno. Innanzitutto la colorazione, che deve essere viva e brillante, poi le carni, che devono risultare sode e compatte con le squame ben aderenti al corpo, la pelle tesa, il ventre turgido, e l’occhio chiaro e luminoso. Altra caratteristica importante è la colorazione dell’interno delle branchie, che devono essere rosso scuro, e l’odore che non deve risultare dolciastro o di ammoniaca.
Le carni del sarago sono da considerarsi molto pregiate, saporite e digeribili. Sono ricche di valori nutrizionali, Vitamine, sali minerali, Omega-3, nonché di proteine ad alto valore biologico, di conseguenza risulta essere un alimento adatto all’alimentazione di tutti, adolescenti, sportivi e anziani.
In cucina il sarago si presta a numerose ricette, ma essendo le sue carni molto delicate le cotture più indicate sono quelle semplici che ne preservano le caratteristiche, come ad esempio la cottura in forno, alla brace o al cartoccio.
Ricetta: Sarago al Cartoccio
Ingredienti per 4 persone:
1 sarago da 800 gr
1 peperone verde
1/2 bicchiere di vino bianco
30 gr di capperi sotto sale
100 gr di pane toscano
1 rametto di timo
1 limone non trattato
1 ciuffo di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
sale
pepe
Procedimento:
Eliminate la crosta del pane, sminuzzate la mollica e mettetela a bagno con metà del vino. Sciacquate i capperi e sminuzzateli. Tritate l’aglio, il prezzemolo e il timo, raccoglieteli in una terrina e amalgamateli con la scorza di limone grattugiata, i capperi e la mollica imbevuta.
Salate e profumate con pepe macinato l’interno del sarago e farcitelo con 2/3 del composto aromatico preparato.
Lavate il peperone, apritelo a metà, eliminate i semi e le coste bianche interne e affettatelo a strisce molto sottili. Sistemate il pesce al centro di un grande foglio di carta forno, distribuitevi il composto rimasto e il peperone. Bagnate il sarago con l’olio evo e irroratelo con il vino rimasto, chiudete il cartoccio arrotolando i bordi e fate cuocere per 20 minuti in forno a 200 °C, quindi sfornate e portate in tavola.