27.03.2020
Alimento ittico molto noto e consumato dagli italiani, è particolarmente apprezzata per il suo sapore e la sua ricchezza nutritiva
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L’alaccia appartiene alla famiglia Clupeidae, la stessa delle sardine e delle aringhe. In effetti assomiglia molto alla sardina, ma si distingue da essa per una dimensione maggiore e per una forma più spessa, oltre che per la presenza di una caratteristica linea di colore giallo sul fianco che però può scolorire dopo la cattura. Vive in banchi numerosi e predilige acque piuttosto calde. Si trova prevalentemente al largo del Mediterraneo, nell’Adriatico e nel Mar Ligure, ma anche nell’Atlantico sul versante dell’America del Sud e il Mar dei Caraibi.
Si nutre principalmente di plancton e a sua volta è preda di pesci più grandi come il tonno o il pesce spada.
L’alaccia può arrivare fino a 25/35 cm di lunghezza, ha un corpo allungato e fusiforme, compresso nella parte ventrale e coperto di squame grandi. La sua livrea è di color argento con il dorso verde-azzurro e una caratteristica linea dorata sul fianco. L’opercolo è liscio e presenta una piccola macchia nera sul bordo posteriore di esso.
Solitamente si pesca tutto l’anno, specialmente nei mesi caldi tra maggio e ottobre, periodo in cui avviene la riproduzione. Spesso la sua pesca è più proficua la sera, quando il mare è calmo. Per pescare le alacce si utilizzano gli stessi attrezzi utilizzati per sardine ed acciughe. Vengono preferite reti a circuizione, reti trainate e reti da posta. A volte vengono utilizzate anche le reti volanti pelagiche a coppia.
Essendo un pesce azzurro ha numerose proprietà: è un’ottima fonte di proteine ad elevato valore biologico ed acidi grassi polinsaturi Omega-3, Vitamine sopratutto del gruppo D e del gruppo B, e Sali minerali quali fosforo e selenio.
La ricetta della tradizione vuole che l’alaccia venga conservata sotto sale o sott’olio. E oggi viene consumata così come antipasto o accompagnata con pane. In alternativa si può togliere l’alaccia dall’olio e metterla in soffritto per arricchire ad esempio un sughetto di mare. Se si acquista l’alaccia fresca essa si presta benissimo alla frittura.
Ricetta: Filetti di Alaccia gratinati
Ingredienti per 4 persone:
16 filetti di alaccia puliti e aperti a portafoglio
1 mazzetto di prezzemolo fresco
3 cucchiai di olio EVO
pane grattugiato q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
aglio q.b.
Procedimento
Preriscaldare il forno a 200°. Preparare una teglia o una placca da forno foderandola con della carta forno unta di olio EVO. Sciacquare i filetti di alaccia sotto l’acqua fredda corrente, tamponarli leggermente con della carta assorbente da cucina e posizionarli sulla placca da forno oliata. Versare in un frullatore il pane grattugiato, il pepe, il sale, l’aglio, 3 cucchiai di olio EVO e il prezzemolo lavato e mondato e preparare una panatura omogenea. Con l’aiuto di un cucchiaio distribuire la panatura sui filetti di alaccia pressandola per farla aderire bene. Irrorare la superficie con dell’olio EVO e infornare cuocendo per 20 minuti circa. Quando i filetti saranno pronti toglierli dal forno e portarli in tavola ancora belli caldi.