Fonte essenziale di
nutrienti per il nostro organismo, diventano sempre più spesso protagonisti di piatti d’autore per il loro sapore fresco e inedito. I germogli sono un ingrediente tipico della cucina orientale che da qualche tempo è approdato anche sulle nostre tavole, arricchendo con tanto gusto, vitamine e minerali le
ricette della tradizione.
Economici e facilissimi da preparare, derivano dalla germogliazione dei semi di cereali e legumi e sono considerati dei veri e propri superfood per le loro molteplici proprietà benefiche, conosciute fin dai tempi più antichi. Volumi di medicina cinese del V secolo a.C. li descrivono come potenti anti-infiammatori e validi integratori di vitamine, mentre durante le guerre i semi germogliati nutrivano intere legioni.
Proprietà e benefici
I germogli contengono una quantità elevatissima di sostanze nutritive, superiore fino al 1.400% rispetto alla pianta adulta. In primis, sono ricchi di vitamine, soprattutto C e B12. Ma i germogli hanno anche un alto contenuto di calcio e magnesio e presentano una quantità di fosforo addirittura maggiore rispetto a quella del pesce. Oltre a questi minerali, i germogli apportano anche piccole quantità di grassi insaturi (utili per mantenere in salute le membrane cellulari), proteine altamente digeribili e antiossidanti. Anche la clorofilla si rivela una sostanza molto utile per l’organismo, favorendo l’assorbimento della vitamina A, migliorando la digestione e stimolando la circolazione sanguigna.
In cucina
I germogli in cucina si prestano a tantissimi utilizzi. Il più semplice è quello che ne prevede l’inserimento in insalate e zuppe per un tocco di sapore (e tanti nutrienti) in più, ma le ricette che ne prevedono la presenza sono moltissime.
I più utilizzati sono quelli delle leguminose – da consumare esclusivamente cotti – insieme ai germogli degli ortaggi, come
aglio, broccolo, basilico e finocchio, e a quelli dei cereali, tra cui avena e grano.
Aggiungeteli a
frittate o torte salate per renderle più sfiziose, oppure cimentatevi nella preparazione di un insolito condimento per gli
gnocchi, saltando i germogli in padella con poca cipolla, funghi e zucca ridotti a cubetti.
I germogli si sposano benissimo con i piatti a base di pesce. Per un contorno fresco scegliete i germogli di grano e rosolateli in una casseruola con capperi tritati, aglio, filetti d’acciuga e qualche pomodorino tagliato a metà. Frullate poi il tutto per ottenere un pesto con cui accompagnare dei filetti di pesce persico al forno. Infine, potete utilizzare i germogli anche nei centrifugati in associazione a frutta e verdura di stagione per renderli ancora più energetici e salutari.
Indicazioni e suggerimenti
È possibile acquistare i germogli nei negozi biologici e in alcune aziende agricole, ma è molto semplice autoprodurli utilizzando un germogliatore o un semplice barattolo di vetro. Per ottenere i germogli, occorre procurarsi dei
semi biologici, lasciarli a bagno per una notte e poi bagnarli e sciacquarli 1-2 volte al giorno avendo cura di sgocciolarli bene in modo che non si creino ristagni d’acqua.
Una volta pronti (bastano pochi giorni) è fondamentale sciacquarli abbondantemente e asciugarli delicatamente. È possibile conservarli in frigorifero per 5-6 giorni ben chiusi in un barattolo di vetro.
Curiosità
Nel XVIII secolo l’esploratore inglese James Cook durante le sue lunghe traversate oceaniche era solito consumare una bevanda ottenuta dalla bollitura dei germogli di fagiolo per combattere lo scorbuto, malattia dovuta alla carenza di vitamina C.