L’anguria è il frutto per eccellenza dell’estate, l’immagine della freschezza e del gusto nel pieno del solleone. Oltre che gustosissima, è ricca di proprietà e benefici per la salute.
La pianta dell’anguria, o cocomero, il cui nome scientifico è Citrullus Vulgaris, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. Il suo frutto è molto voluminoso e ha una forma sia rotonda che ovale e può superare il peso di 20 chilogrammi. La pianta, un’erbacea annuale dal fusto strisciante e peloso, è molto prolifica e un singolo esemplare può arrivare a produrre anche cento angurie. È composta per il 95 per cento di acqua, combinata con il licopene, antiossidante tipico del pomodoro, che conferisce alla polpa la tipica colorazione rossa. Questo frutto rinforza il sistema immunitario, ha proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli, aiuta la circolazione e la solidità delle ossa.
Proprietà
La polpa dell’anguria contiene vitamine A e C, potassio, fosforo e magnesio. La presenza di vitamina C e potassio in particolare avrebbe un’azione depurativa e detossificante che lo rende un frutto ideale per contrastare in maniera naturale la ritenzione dei liquidi, il gonfiore alle gambe e l’ipertensione.
È costituita da oltre il 90% di acqua, e fornisce pochissime calorie: solo 16 per 100 grammi di prodotto. Nell’anguria si contano circa 3,7 grammi per etto di frutto di zuccheri (soprattutto fruttosio), 0,4 grammi di proteine e 0,2 grammi di fibre, quindi l’apporto energetico è abbastanza limitato. L’anguria è fonte di vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio. L’anguria contiene sostanze ad azione fortemente antiossidante – che prevengono i tumori perché contrastano l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare – tra cui licopene e beta-carotene.
Per sfruttarne le virtù curative, è importante gustare l’anguria nel modo e nel momento giusto della giornata: l’ideale è mangiarla come spuntino o merenda. Meglio non assumerla a fine pasto, perché il suo alto contenuto idrico diluirebbe eccessivamente i succhi gastrici, rendendo laboriosa la digestione. Semmai può essere utilizzata come sostitutivo del pranzo o si può aspettare almeno un paio d’ore dopo i pasti per mangiarla.
In cucina
L’anguria si può consumare fresca, semplicemente tagliandola a fette, ma può essere anche suddivisa in cubetti e impiegata per la preparazione delle macedonie di frutta. Esiste uno strumento apposito che permette di ottenere delle palline dalla polpa dell’anguria, che risultano molto decorative per le coppe di frutta o per i gelati. Con l’anguria si possono inoltre preparare frullati e sorbetti. Si presta pure molto bene come ingrediente da aggiungere alle insalate estive, insieme a pomodori, carote, spinaci, ravanelli, oppure accostata a carni delicate, come l’arrosto di tacchino, carpacci di pesce e a crostacei. È perfetta anche come ingrediente di bellezza: con la polpa si può ottenere una maschera idratante, tonificante e rinfrescante. Basta frullare una fetta di anguria, dopo aver tolto tutti i semi, e spalmare il composto sul viso aiutandosi con una spugnetta o con un batuffolo di cotone. Lasciare in posa 5-8 minuti e risciacquare con acqua fresca.
Conservazione
Il frutto, se le sue dimensioni lo permettono, può essere conservato senza problemi per alcuni giorni in frigorifero, quando non è ancora stato aperto. Se l’anguria è invece già stata affettata, è bene evitare la pellicola trasparente. L’ideale è tagliarla a cubetti e privarla della buccia, lasciandola in un contenitore per alimenti o in uno scolapasta appoggiato su di una ciotola (in cui si raccoglierà l’acqua che può colare dal frutto) da riporre in frigo.