Con le sue luminescenze viola, la regina nera dell’estate è senz’altro la melanzana. Appartenente alla famiglia delle solanacee può essere tonda, ovale e in realtà anche il colore vira da un violetto striato ad un nero intenso a seconda delle diverse varietà.
È una specie che in fatto di calore è molto esigente. Le temperature minime non devono scendere mai sotto i 15°C e quelle massime i 22°C. Resiste bene alla salinità e predilige terreni molto ricchi di nutrienti e ben esposti. Proprio per questi motivi i terreni dove cresce devono essere concimati e possono essere pacciamati con la paglia. Grazie alla pacciamatura, ossia la pratica di coprire il terreno con materiali organici secchi (corteccia o paglia), lasciando solo le piante orticole emergere dal letto così creato, evitiamo che crescano piante infestanti, manteniamo il giusto grado d’umidità e lasciamo che il terreno sia fresco. La concimazione può essere effettuata non appena la piantina è stata trapiantata nella sede definitiva, anche attraverso il macerato d’ortica al 20%. Questa operazione va fatta intorno al mese di aprile. In seguito è bene annaffiare costantemente le piante, a cui l’acqua non deve mai mancare. Attenzione a non bagnare le foglie, in modo da evitare infezioni fungine. Dopo 2-3 mesi si potranno iniziare a raccogliere i frutti.
In balcone è possibile coltivare la melanzana in vasi di un’altezza minima di 40 cm e abbastanza larghi. La pianta è decisamente decorativa e quindi anche una sola potrà abbellire i nostri spazi. Deve essere ben esposta (6-7 ore di sole) meglio se protetta dal vento. Non appena la pianta sarà cresciuta, per evitare che si spezzi a causa del peso dei suoi frutti, è bene sistemarle accanto un tutore di almeno 50 cm. Quando la pianta avrà raggiunto i 40 cm va cimata asportando l’estremità apicale e i germogli ascellari.