04.10.2019
Prevalentemente appartenenti alla famiglia dei Decapodi, ne esistono tante specie diverse, sia di acqua marina che di acqua dolce. Questo fa sì che siano i più popolari e consumati al mondo
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I gamberi vivono prevalentemente sui fondali sabbiosi o melmosi dell’Oceano Atlantico, dell’Oceano Pacifico, del Mar Nero e del Mar Mediterraneo. In Italia sono molto diffusi nell’Adriatico e in Sicilia è celebre il Gambero Rosso di Mazara. Solitamente si nutrono di larve, girini e piccoli pesci, prediligendo una caccia notturna.
A prescindere dalla specie, il loro corpo si suddivide in tre parti: capo, torace e addome. La parte commestibile, racchiusa da una membrana dura detta carapace, comprende la zona del torace e dell’addome. Sulla parte inferiore del corpo vi sono delle appendici che consentono al gambero di far filtrare l’acqua e muoversi. I gamberi rosa arrivano a misurare fino a 23 cm circa, i gamberi grigi sono più piccoli e raggiungono al massimo la lunghezza di 9 cm. I gamberi di acqua dolce possono arrivare a raggiungere i 20 cm, ma i più pregiati sono quelli di piccole dimensioni.
La pesca dei gamberi avviene per mezzo di reti a strascico: viene praticata quasi tutto l’anno anche se le catture più considerevoli in termini quantitativi si hanno nella tarda primavera e in estate.
La cattura di questo crostaceo è molto importante soprattutto per la marineria del comune di Mazara del Vallo, in Sicilia, che ne ha fatto il suo punto di forza tanto da venire considerata oggi l’unico caso di pesca industriale italiano.
Ma data la vastità di specie presenti e la provenienza eterogenea dei gamberi, come facciamo a riconoscere quelli giusti da acquistare e consumare?
La prima regola per scegliere il prodotto migliore si basa sull’olfatto: i gamberi non devono emanare odori sgradevoli. Le carni devono essere sode e non mollicce. Altro fattore da valutare quando si acquistano dei gamberi è il colore: la testa non deve essere scura e deve essere dotata di antenne ed essere ben attaccata al corpo. Da evitare i gamberetti a cui mancano gli occhi: quando un crostaceo è fresco gli occhi risultano lucidi e occupano gran parte della testa. Controllare poi che la corazza sia lucida, soda e senza macchie nere.
I gamberi tra l’altro sono importanti per l’organismo in quanto sono ricchi di proteine di buona qualità ad alto valore biologico e di nutrienti essenziali per il buon funzionamento del metabolismo e dell’organismo quali ad esempio Vitamine del gruppo B e sali minerali come sodio, magnesio, ferro, zinco, calcio, potassio e fosforo. Inoltre, essendo poveri di grassi saturi ed essendo invece ricchi di Omega-3 e Omega-6, i gamberi hanno caratteristiche adeguate a proteggere la salute di cuore e arterie.
I gamberi sono tuttavia anche fonti di quantità non trascurabili di colesterolo, nutriente indispensabile all’organismo il cui apporto deve però essere mantenuto entro certi limiti per evitare il rischio di aterosclerosi, pertanto se ne consiglia l’assunzione non più di una volta a settimana.
In cucina si prestano ad innumerevoli preparazioni (per condire la pasta, oppure cucinati al forno, in padella sfumati al brandy, alla griglia, nelle fritture, ecc). I gamberi risultano infatti un alimento molto diffuso e ampiamente consumato.
Ricetta dell’Agrichef Diego Scaramuzza dell’Agriturismo La Cascina
Gambero rosso su crema di fave e guanciale
Ingredienti per quattro persone:
20 gamberi rossi
150 gr di fave secche
20 fettine sottili di guanciale
q.b. Olio EVO
q.b. sale
q.b. pepe
q.b. aceto di mele
Procedimento
Mettere a cuocere a fuoco lento le fave secche bene lavate, coperte di acqua, con sale e pepe. Portare a cottura e frullare a crema. A parte pulire i gamberi dal guscio e dall’eventuale filetto nero. Avvolgerli nel guanciale a fette sottili. In un padella scaldare dell’olio evo e rosolare bene i gamberi avvolti nel guanciale. Sfumare con poco aceto di mele e servirei sulla crema di fave. Aggiungere a piacere dei crostoni di pane ripassati in olio e peperoncino, oppure delle foglioline di maggiorana fresca.