Organizzare un sistema di azioni per lo sviluppo e la promozione del cammino “Via di Francesco” e delle vie collegate, per quanto riguarda i servizi resi lungo il percorso, ma anche per lo sviluppo del progetto “Menù del Pellegrino”. Questo l’obiettivo principale del Protocollo d’Intesa siglato tra Coldiretti Umbria in collaborazione con Fondazione Campagna Amica e il Consorzio Umbria & Francesco’s Ways, dedicato al turismo spirituale. I prodotti umbri delle imprese agricole della rete di Campagna Amica saranno alla base di una selezione di prodotti tipici regionali, appositamente studiato dal Consorzio Umbria & Francesco’s Ways per riproporre in chiave moderna i cibi della tradizione, nel rispetto dell’ambiente e della cultura enogastronomica umbra.
A partire dal 2015, le strutture ricettive lungo la Via di Francesco potranno consegnare questo particolare “pranzo al sacco” ai moderni pellegrini che si avventurano lungo il percorso che conduce ad Assisi partendo da La Verna o da Greccio: un insieme di prodotti della Terra del Santo (come, ad esempio, la lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp, la patata rossa di Colfiorito e la fagiolina del Trasimeno) che possa completare l’esperienza spirituale dei moderni pellegrini lungo la Via di Francesco. Il progetto permetterà anche di arricchire l’offerta legata ai sentieri di fede, riproponendo quello stretto rapporto tra cibo e cammino che appartiene alla tradizione secolare del pellegrinaggio.
Grazie al “Menù del Pellegrino” si implementerà la promozione dei prodotti agroalimentari italiani, anche attraverso la loro vendita e diffusione presso le strutture ricettive e ristorative aderenti al Consorzio. Come emerge da recenti stime, vola verso il valore record di 5 miliardi di dollari il giro d’affari del turismo religioso in Italia nel 2014 sotto la spinta dell’attrazione fatale esercitata da Papa Francesco. I “viaggiatori dello spirito” nel mondo sono 300-330 milioni l’anno con un fatturato annuo di 18 miliardi di dollari, con un enorme potenziale di crescita per l’Italia. Ed è proprio degli ultimi anni la riscoperta di forme più tradizionali di turismo, con un numero crescente di quanti percorrono a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto. Il pellegrino di solito non è un turista high-spender e viaggia principalmente in periodi non frequentati dalle grandi folle, contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni; ma si registra anche una crescente attenzione a mete secondarie, spesso in abbinamento al turismo ecologico e a quello enogastronomico.