26.03.2019
Nelle zone terremotate è ancora lontano il ritorno alla normalità, dalle difficoltà abitative delle popolazioni locali ai problemi a far tornare i turisti, mentre si scontano i ritardi della ricostruzione
È tempo di aratura e semina a Castelluccio di Norcia. Gli agricoltori sono tornati in questi giorni sul Pian Grande per dare il via alla coltivazione della prelibata lenticchia. La carovana dei trattori, partita dalla città di San Benedetto, è arrivata ai piedi del borgo distrutto dal terremoto. I mezzi sono stati posizionati proprio davanti all’Italia disegnata dagli alberi sulla collina che domina la piana.
Si tratta della terza semina dopo il sisma, e per la prima volta si è potuti salire senza problemi di viabilità. C’è comunque ancora molta preoccupazione per la ricostruzione del paese e mancano ancora le casette e i moduli collettivi che consentirebbero ai contadini di fermarsi a dormire sul posto dopo una lunga domanda di lavoro.
Nelle zone terremotate è ancora lontano il ritorno alla normalità, dalle difficoltà abitative delle popolazioni locali ai problemi a far tornare i turisti, mentre si scontano i ritardi della ricostruzione. Il risultato è un crollo delle vendite dei prodotti locali che gli agricoltori, a prezzo di mille difficoltà, sono comunque riusciti a salvare dalla macerie garantendo la continuità produttiva e, con essa, una speranza di ripresa in un territorio a prevalente economia agricola.
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