16.10.2022
Ogni anno nel mondo viene sprecato circa un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto
Le riflessioni sull’alimentazione sono legate anche al tema degli sprechi alimentari. Di fronte al problema della fame che coinvolge oltre 800 milioni di persone nel mondo, le perdite e gli sprechi non fanno che aggravare l’insicurezza alimentare e la malnutrizione. Inoltre, le inefficienze lungo la filiera alimentare e nei consumi hanno un impatto rilevante anche dal punto di vista ambientale. Agire quindi sulle perdite e gli sprechi alimentari significa contribuire alla lotta contro la fame e i cambiamenti climatici.
Ogni anno nel mondo viene sprecato quasi un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto. L’impatto sull’ambiente e sul è devastante ma anche le ripercussioni economiche non sono trascurabili, anche in considerazione della situazione già difficile a causa dell’emergenza sanitaria e internazionale.
In Italia ogni anno finisce nella spazzatura quasi 31 chili di prodotti, circa il 15% in più rispetto al 2021, per un valore di quasi 7,4 miliardi di euro. Se includiamo anche lo spreco alimentare di filiera nelle fasi di produzione, distribuzione e commercio (equivale a oltre cinque milioni di tonnellate), arriviamo a uno spreco nazionale di cibo del valore di quasi 10 miliardi e mezzo.
Oltre agli effetti sull’economia, il fenomeno ha conseguenze anche sulla sostenibilità e sull’ambiente per l’impatto negativo legato al dispendio energetico e allo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra.
Trasformare i sistemi agroalimentari per renderli più efficienti, inclusivi e sostenibili è fondamentale per evitare che le perdite e gli sprechi alimentari vanifichino gli sforzi per debellare la fame, migliorare la nutrizione e ridurre le pressioni sulle risorse naturali e sull’ambiente.
Dal punto di vista etico, oltre che economico, Campagna Amica è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori. La Rete dei Mercati di Campagna Amica e delle fattorie permette il contenimento degli sprechi perché accorciando la filiera, offre ai consumatori cibi freschi, che si conservano di più, che non hanno percorso lunghe distanze e hanno inquinato meno. L’incontro con i produttori nei mercati o direttamente in azienda diventa anche un’occasione di educazione, socializzazione, cultura che permette di recuperare quella dimensione valoriale del cibo che rischiava di andare perduta. Rappresentano quindi un esempio concreto di come gli agricoltori e i consumatori, insieme, possano contribuire a diffondere stili di vita più sani e sostenibili.