22.01.2016
[:it]PROSCIUTTO DI PARMA DOP Si tratta di una delle DOP più conosciute anche all’estero. Ed è anche il salume che, con quasi 9 milioni di prosciutti al mondo, detiene il primato all’interno del settore. Le cosce del suino, trattate e massaggiate con dosi di sale proporzionato al peso, venivano poi lavate, asciugate e riposte a […]
[:it]PROSCIUTTO DI PARMA DOP
Si tratta di una delle DOP più conosciute anche all’estero. Ed è anche il salume che, con quasi 9 milioni di prosciutti al mondo, detiene il primato all’interno del settore. Le cosce del suino, trattate e massaggiate con dosi di sale proporzionato al peso, venivano poi lavate, asciugate e riposte a stagionare negli appositi locali per un periodo di 10-12 mesi. A salvaguardia della qualità delle materie prime e dell’osservanza delle scrupolose norme di lavorazione, nel 1963 è sorto il Consorzio del Prosciutto di Parma incaricato dallo Stato di esercitare il controllo sul prodotto e di garantirne la corrispondenza con gli standard richiesti dal disciplinare, attraverso l’apposizione del noto marchio con la corona sulla cotenna delle cosce. Il prosciutto crudo si serve fresco, a temperatura di cantina, e richiede guarnizioni fredde come macedonia di verdure bollite condite con aceto balsamico e olio. Non si consiglia l’uso di sottaceti che prevaricherebbero il sapore del prosciutto. Si utilizza in cucina non solo negli involtini di carne, ma anche per avvolgere gamberoni sgusciati, inoltre l’osso del prosciutto era tradizionalmente unito al minestrone o ai fagioli in cottura, per insaporirli.
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