22.01.2016

[:it]I VINI DEL TRENTINO[:]

[:it]I VINI DEL TRENTINO La viticoltura, in questa regione, è presente da tempi storici, come testimoniano ritrovamenti archeologici in Val d’Isarco risalenti al 2000 a.C.. Al tempo dei Romani, i vini trentini erano apprezzati da Augusto e citati da Plinio il Vecchio; nel Medioevo, furono soprattutto i monaci a portare avanti la tradizione. In epoca […]

[:it]I VINI DEL TRENTINO
La viticoltura, in questa regione, è presente da tempi storici, come testimoniano ritrovamenti archeologici in Val d’Isarco risalenti al 2000 a.C.. Al tempo dei Romani, i vini trentini erano apprezzati da Augusto e citati da Plinio il Vecchio; nel Medioevo, furono soprattutto i monaci a portare avanti la tradizione.
In epoca moderna, è importante ricordare come nel XVIII secolo, sotto la dominazione di Maria Antonietta d’Austria, vennero diffusamente impiantate uve internazionali, così come in Veneto e in Friuli: è per questo che in queste regioni i Merlot e i Cabernet, gli Chardonnay e i Sauvignon hanno una loro decisa personalità che li rende spesso più interessanti di quelli prodotti in altre zone d’Italia, dove l’introduzione di questi vitigni è affar recente.
Il Trentino produce circa i due terzi del vino della regione, e c’è una lieve maggioranza di uve a bacca bianca: il vitigno prevalente è lo Chardonnay, utilizzato soprattutto nella produzione dello spumante Trento DOC Metodo Classico. Qui in effetti il territorio, dove troviamo marne gessose come in Champagne e il clima è fresco con buone escursioni termiche, si presta particolarmente alla spumantizzazione, tradizione più che secolare in Trentino. Già detto dei vitigni internazionali, le uve autoctone più importanti sono i rossi Marzemino e soprattutto Teroldego, vitigno coltivato nella Piana Rotaliana, nella valle dell’Adige, da cui si ottengono vini di ottima qualità. La Schiava, vitigno semplice e beverino, è oggetto di produzione improntata più che altro alla quantità, in virtù del tradizionale allevamento a pergola trentina che permette rese molto elevate. Segnaliamo infine una chicca, il Vino Santo Trentino, passito ottenuto dal vitigno Nosiola allevato nella Valle del Sarca, zona dolomitica certamente più nota agli appassionati di arrampicata ma interessante anche per il vino.
Anche in Alto Adige il vitigno a bacca rossa più diffuso è la Schiava, che dà i risultati più interessanti nei pressi di Bolzano, nelle DOC Santa Maddalena e, soprattutto, Lago di Caldaro. Molto diffuso, e più conosciuto fuori dai confini regionali, è il Lagrein, allevato soprattutto nella piana di Bolzano e in particolare nell’abitato di Gries; tradizionalmente viene vinificato nelle versioni Kretzer (rosato) e Dunkel (rosso). La provincia ha prodotto, e in parte continua a produrre, anche splendidi Cabernet Sauvignon in qualche caso votati al lungo invecchiamento, mentre in tempi recenti si è diffusa la coltivazione del Pinot Noir, che qui dà vini piuttosto eleganti se comparati a quelli prodotti altrove in Italia con lo stesso vitigno.
Anche se quantitativamente in minoranza, però, sono i vini bianchi a rendere famoso l’Alto Adige del vino: del resto, qui le escursioni termiche sono molto elevate, il che tende ad esaltare i profumi e rendere interessante l’allevamento di vitigni aromatici e soprattutto semiaromatici. Ecco quindi spiegato il successo di Gewurztraminer, Sauvignon, Riesling, Müller Thurgau, Sylvaner e vitigni meno conosciuti ma non per questo meno interessanti come il Kerner e il Veltliner. Questi vini hanno profumi molto accattivanti, ma negli ultimi anni spesso è capitato che le gradazioni alcoliche fossero molto elevate, fino al 15% e oltre; questo, dovuto ai cambiamenti climatici, è un problema che la viticoltura altoatesina dovrà affrontare, eventualmente ridefinendo le zone e i versanti da considerare a maggior vocazione. Segnaliamo, infine, una produzione di spumanti Metodo Classico quantitativamente ridotta, ma qualitativamente spesso ai vertici nazionali; lo Chardonnay fa la parte del leone, ma anche Pinot Bianco (che qui si esprime molto bene) e altre uve danno buoni risultati.[:]

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