22.01.2016
[:it]CARCIOFO ROMANESCO IGP Sono pochi gli ortaggi che possono vantare una leggenda così bella sulla propria nascita. Solitamente è un privilegio riservato ai fiori: al narciso, alla ninfea, alla rosa. Ma in fondo il carciofo è un fiore. La mitologia racconta di una splendida fanciulla, “Cynara”, bionda e timida, che, per non aver ceduto alle […]
[:it]CARCIOFO ROMANESCO IGP
Sono pochi gli ortaggi che possono vantare una leggenda così bella sulla propria nascita. Solitamente è un privilegio riservato ai fiori: al narciso, alla ninfea, alla rosa. Ma in fondo il carciofo è un fiore. La mitologia racconta di una splendida fanciulla, “Cynara”, bionda e timida, che, per non aver ceduto alle lusinghe di Giove, fu trasformata dal dio in carciofo: spinoso ma con il cuore tenero. Un po’ per questa storia, un po’ per il suo gusto sontuoso e appagante, il carciofo è stato sempre considerato afrodisiaco. La coltivazione del carciofo venne introdotta in Europa dagli Arabi sin dal ‘300, ma notizie molto dettagliate sul suo sfruttamento risalgono al ‘400, quando dopo vari innesti, dalle zone di Napoli si diffuse prima in Toscana, e successivamente in molte altre regioni. Ciò che distingue i diversi tipi di carciofo sono le spine che possono essere presenti o meno e il colore che può essere verde tendente al grigio o violetto.
Fra i non spinosi, troviamo il cosiddetto Romanesco, comunemente conosciuto come “mammola”, quello di Paestum e di Catania. La massima produzione di carciofi l’abbiamo da Novembre a Giugno. Il requisito fondamentale del carciofo è la freschezza, quindi al momento dell’acquisto è bene scegliere carciofi pieni, sodi, con foglie dure e ben serrate.
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