23.10.2023

Nota informativa numero 8

Tutte le notizie relative a mercato, gestione e normativa

Mercato | Turismo enogastronomico e sostenibilità. Rapporto di Roberta Garibaldi, edizione 2023. Dati, evidenze e tendenze del turismo enogastronomico italiano (Tempo medio di lettura 3 minuti)

Normativa/Gestione | Fondo per l’innovazione in agricoltura: criteri e modalità d’attuazione. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023, il decreto 9 agosto 2023 del MASAF, definisce i criteri e le modalità d’accesso agli interventi al Fondo per l’innovazione in agricoltura, ai quali sono destinate risorse pari a 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.(Tempo medio di lettura 3 minuti)

Le informazioni di carattere normativo potrebbero subire degli aggiornamenti e modifiche, si raccomanda sempre di utilizzarle facendo riferimento alla sede territoriale competente di Coldiretti.

Le note informative elaborate e inviate da Campagna Amica/Terranostra sono riservate alle aziende agricole, agrituristiche e multifunzionali associate a Coldiretti/Campagna Amica/Terranostra e alle rispettive Federazioni regionali e Sedi provinciali. La riproduzione, anche parziale, deve essere preventivamente autorizzata.

Per ulteriori approfondimenti e/o chiarimenti eventuali: terranostra@coldiretti.it

Mercato | Turismo enogastronomico e sostenibilità. Rapporto di Roberta Garibaldi, edizione 2023. Dati, evidenze e trends del turismo enogastronomico italiano.

Quadro sintetico delle principali evidenze

Il Rapporto osserva le declinazioni e i comparti della filiera del turismo enogastronomico nell’ottica della sostenibilità, sia dal lato della domanda, evidenziando i cambiamenti in atto, sia dal lato dell’offerta, con le opportunità che si aprono per operatori e destinazioni, chiamate ad intercettare le nuove tendenze in atto.

Il Rapporto 2023, strutturato in 7 capitoli (1) Turismo enogastronomico: la chiave verso la sostenibilità, per connettere le aree urbane e rurali, leva per preservare il patrimonio tangibile ed intangibile, benessere; 2) Il cambiamento climatico; 3) La sostenibilità per gli italiani in viaggio; 4) La sostenibilità nelle esperienze enogastronomiche; 5) La sostenibilità nelle destinazioni; 6) Comunicare la sostenibilità; 7) Mettere in atto la sostenibilità).

Il 2023 è l’anno della consacrazione delle esperienze enogastronomiche tra tutte le tipologie di turisti, al top in Italia ed in Europa. Le esperienze vengono in primis mentre si è al mare e in montagna. Quattro le tendenze in evidenza: Varietà, Frictionless, Green & Social, Longevity. L’offerta sta maturando ma serve un salto di qualità in termini di idee, sistema, promozione e commercializzazione in primis digitale.

Sintesi dei principali dati

Continua la crescita dei viaggiatori italiani che hanno compiuto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia: sono il 58% nel 2023, un valore superiore di 37 punti percentuali rispetto al 2016. In termini assoluti, si stima siano circa 9,6 milioni. Ma la ricerca di esperienze a tema cibo, vino e birra non è una peculiarità di questi turisti, perché interessa ormai tutti i viaggiatori del Belpaese: 7 su 10 ne hanno svolto almeno cinque nel corso dei viaggi più recenti (+25% sul 2021). Un dato in linea con quanto emerge dallo studio della European Travel Commission, secondo cui le proposte a tema cibo, vino, birra, … sono le più ricercate dai viaggiatori del Vecchio Continente nei viaggi della prossima estate insieme a quelle legate ai paesaggi naturali dove spesso sono vissute (il 17,3% e il 17,8%, in termini assoluti circa 21,2 e 21,8 milioni di turisti hanno intenzione di viverle quest’estate). E saranno il 4,5%, ossia circa 5,5 milioni gli europei che hanno dichiarato di voler fare un viaggio con motivazione primaria enogastronomia. Nel 2023, nonostante la crisi, circa 1 turista italiano su 3 dichiara di avere un budget superiore al 2022 da dedicare all’acquisto delle proposte enogastronomiche.

Le tendenze principali

Varietà, esperienze a 360 gradi. I turisti italiani vogliono scoprire mete nuove (63%) e diversificare l’esperienza, ricercando proposte autentiche e sperimentando attività sempre diverse a contatto con la natura. Tra le più gettonate compaiono le degustazioni in vigna e negli uliveti, eventi che abbinano gusto-arte-musica, workation nelle aree rurali sino ad arrivare a nuove proposte quali foraging (indicato da 1 italiano su 2), corsi di sopravvivenza e attività ludiche come escape room e caccia al tesoro.  Cresce l’attenzione verso le esperienze in tutti i luoghi di produzione: non solo cantine, con i caseifici in prima linea.

Frictionless. Accessibili e facilmente acquistabili: così devono essere le esperienze per il turista. Il divario tra interesse ed effettiva fruizione è ancora elevato: il viaggiatore oggi deve essere messo nelle condizioni di poter reperire facilmente le informazioni, scegliere e prenotare le proposte disponibili.  Non è quindi un caso che, se il 63% degli intervistati dichiara di voler prenotare le visite alle aziende di produzione online, solo il 23% le ha acquistate dal sito e il 20% tramite intermediari online. Nella scelta sono numerose le fonti di informazioni che il turista utilizza, ma tende a fidarsi soprattutto di parenti ed amici (indicati dal 54% dei viaggiatori italiani). I social media sono importanti soprattutto per i più giovani (Facebook per i Millennials e Instagram per la Generazione Z). Effetto “The White Lotus”: nella scelta della destinazione, cresce l’influenza di film e serie tv ambientate in uno specifico territorio.

Green & social. Il turista italiano si mostra sempre più attento alla sostenibilità, adottando comportamenti consoni in viaggio: evita di sprecare cibo al ristorante (indicato dal 65%) e in vacanza ha comportamenti più rispettosi dell’ambiente rispetto a quando è a casa (54%). Mostra, inoltre, un forte desiderio di stare a contatto con la comunità locale e di contribuire al benessere sociale attraverso il suo viaggio. Aumenta la destagionalizzazione dell’esperienza, considerata non solo come modalità di risparmio e per vivere i luoghi quando meno affollati, ma anche come una scelta responsabile per assicurare turismo tutto l’anno alle destinazioni scelte.

Longevity. Il viaggio enogastronomico diventa occasione per dedicarsi al proprio benessere e imparare a adottare stili di vita più salutari: il 71% dei turisti italiani vorrebbe trovare menù con ricette che fanno bene alla salute. Ecco che la Dieta Mediterranea diventa un asset da valorizzare e attraverso cui connotare l’offerta turistica. L’ambito rurale costituisce il luogo ideale dove staccare dalla routine giornaliera, dalla tecnologia (con il 62% degli intervistati che desidera fare viaggi enogastronomici in cui ci sia la possibilità di un digital detox), dalla confusione delle città stando con parenti ed amici (quasi 6 turisti su 10 vorrebbe trovare proposte di viaggio in ambito rurale per stare con i propri cari).

La soddisfazione dei nuovi bisogni del turista

Valorizzazione della ricchezza enogastronomica regionale. La costante crescita di interesse verso il turismo enogastronomico può e deve rappresentare uno stimolo per una ulteriore valorizzazione. Il patrimonio nazionale è ricco, con tutte le regioni che hanno eccellenze e specificità in termini di prodotti, ricette, piatti tipici. Sicilia, Emilia-Romagna e Campania sono per gli italiani le migliori regioni dal punto di vista enogastronomico, Napoli, Bologna e Roma tra le città. Gli italiani sono oggi i primi viaggiatori enogastronomici del Paese, il fatto che non conoscano ancora molte delle tipicità regionali rappresenta un’opportunità per valorizzare le aree rurali ed un’occasione per far crescere il turismo interno.

Innovazione delle experience. La voglia di novità che caratterizza il turista rappresenta un’opportunità da cogliere immediatamente. Ad esempio, è auspicabile stimolare l’apertura al turismo di tutti i luoghi di produzione – caseifici, salumifici, fabbriche di cioccolato – con proposte di visita e tasting in azienda. Ma anche favorire la nascita di experience leisure diversificate in ambito rurale ed a stretto contatto con la natura – come tour a piedi e in bicicletta, attività di wellness, …  –  e che siano capaci di andare oltre ai “luoghi comuni”. Questo processo deve essere accompagnato da una comunicazione innovativa e differenziata per target.

Orientamento marcato verso la sostenibilità. Il turismo enogastronomico rappresenta un’opzione per destagionalizzare i flussi e rendere le destinazioni (in primis quelle marittime e montane) attrattive per tutto l’anno, garantendo lavoro costante a chi opera in quest’ambito. Appare importante, innanzitutto, creare connessioni tra le aree rurali e urbane, anche nell’ottica di re-distribuire i flussi ed evitare fenomeni di overtourism. Allo stesso tempo, è necessario intraprendere azioni di tutela e valorizzazione della cultura e del paesaggio enogastronomico promuovendo una governance sostenibile.

Fonte: R. Garibaldi Rapporto Turismo Enogastronomico e sostenibilità (2023).

Normativa/gestione | Fondo per l’innovazione in agricoltura: criteri e modalità d’attuazione. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023, il decreto 9 agosto 2023

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023 il decreto 9 agosto 2023 del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che definisce i criteri e le modalità per accedere agli interventi a valere sul Fondo per l’innovazione in agricoltura (art. 1, c. 428 e seguenti, Legge 29 dicembre 2022, n. 197).

Gli interventi sono finalizzati a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti d’innovazione, finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per

la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme ed infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

Per la concessione delle agevolazioni sono destinati 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

L’ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) è il soggetto gestore, al quale sono demandate le attività d’istruttoria, concessione, erogazione, monitoraggio e controllo relative agli interventi previsti dal decreto.

Possono essere ammesse ai benefici – beneficiari – le PMI (micro, piccole e medie imprese) singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di «impresa agricola» ai sensi dell’art. 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ovvero di «impresa ittica» ai sensi dell’art.  4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, ovvero con qualifica di «impresa agro-meccanica», ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99; che risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; che hanno sede operativa nel territorio nazionale; che non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell’art.  2, punto 18, del regolamento GBER; che effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro.  Per il settore pesca il limite minimo

degli investimenti è stabilito in 10.000 euro; che non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.

Non possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le PMI nei cui confronti sia verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

Per gli investimenti in innovazione tecnologica, è concesso un contributo a fondo perduto,

distinguendo quando il beneficiario è una PMI agricola o della pesca, oppure una PMI agro-meccanica.

Se il beneficiario è una PMI agricola o della pesca, il contributo è ripartito come segue: per investimenti fino a 100 mila euro, la percentuale massima di contributo è pari al 75%; da 100.001 a 200 mila euro è del 65%; da 200.001 a 300 mila euro è del 55%, da 300.001 a 500 mila euro scende al 45%.

Se il beneficiario è una PMI agro-meccanica, per investimenti fino a 100 mila euro, la percentuale massima di contributo è del 100%; da 100.001 a 200 mila euro è del 90%; da 200.001 a 300 mila euro è dell’80%, da 300.001 a 500 mila euro scende al 70%.

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei requisiti di cui all’Art. 5 comma 1 lettera a (punti i-vi) del decreto.

Rientrano nei beni agevolabili anche le macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia che soddisfano entrambi i seguenti requisiti: motorizzazione elettrica (cosiddette «macchine a   zero emissioni»), e destinazione ad attività agricole o zootecniche.

Tutti i beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.

Gli aiuti concessi in forza del presente decreto possono essere cumulati con altri aiuti di Stato.

Gli interventi sono attuati con una procedura a sportello, secondo le disposizioni del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.123, previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative, utilizzando la modulistica messa a disposizione da ISMEA sul portale dedicato.

Le domande di accesso alle agevolazioni sono esaminate da ISMEA secondo l’ordine cronologico di presentazione e devono indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, la sua localizzazione e l’elenco dei beni agevolabili, con l’indicazione del relativo costo al netto dell’IVA. Sulla base delle informazioni contenute nella domanda, ISMEA accerta la sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni. Il procedimento istruttorio deve essere concluso entro il termine di trenta giorni dalla data di presentazione della domanda ovvero dalla data di ricezione della documentazione integrativa eventualmente richiesta.

Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici Coldiretti territorialmente competenti.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

COOKIE POLICY

I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati inviano al terminale dell'utente, dove vengono memorizzati, per poi essere ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva.
Il Sito utilizza cookie tecnici, sia propri che di terze parti. Tali cookie, essendo di natura tecnica, non richiedono il preventivo consenso dell’Utente per essere installati ed utilizzati.
Il Sito utilizza, inoltre, cookie di profilazione di terze parti. Con riguardo a tali cookie, il consenso dell’Utente si assume prestato ogniqualvolta l’utente faccia click sul tasto “Accetto”, presente all’interno del banner che appare nella homepage. L’Utente può, in ogni caso, revocare in un secondo momento il proprio consenso all’installazione di tali cookie.

In particolare, i cookie utilizzati nel Sito sono riconducibili alle seguenti sottocategorie:
- cookie di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del Sito. Non essendo memorizzati sul computer dell’utente, svaniscono con la chiusura del browser;
- cookie analitici, con cui sono raccolte e analizzate informazioni statistiche sul numero degli utenti e sulle visite al Sito;
- social widgets e plugin: alcuni widgets e plugin messi a disposizione dai social network possono utilizzare propri cookies per facilitare l’interazione con il sito di riferimento;
- cookie di profilazione, che sono utilizzati per raccogliere informazioni sulle preferenze e abitudini espresse dall’utente durante la propria navigazione e quindi rendere le inserzioni pubblicitarie fornite dalle terze parti più coinvolgenti e mirate.

Di seguito sono elencati i cookie di terze parti installati sul Sito. Per ciascuno di essi è riportato il link alla relativa informativa sul trattamento dei dati personali effettuato e sulle modalità per l’eventuale disattivazione dei cookie utilizzati. In merito ai cookie di terze parti, il Titolare ha unicamente l'obbligo di inserire nella presente policy il link al sito della terza parte. È a carico di tale soggetto, invece, l'obbligo dell'informativa e dell'indicazione delle modalità per l'eventuale consenso e/o disattivazione dei cookie.
- Google Analytics: Informativa | Opt Out

I cookie possono essere disabilitati dall’utente modificando le impostazioni del browser sulla base delle istruzioni rese disponibili dai relativi fornitori ai link elencati di seguito.

- Internet Explorer
- Mozilla Firefox
- Google Chrome
- Apple Safari
- Opera

Chiudi