Nota informativa numero 2

Mercato | Agricoltura. Aziende più multifunzionali e diversificate (Tempo medio di lettura 2 minuti)

Normativa | Legge di Bilancio 2023. Misure di interesse per il settore agricolo e il comparto agrituristico (Tempo medio di lettura 2 minuti)

Organizzazione e gestione aziendale | Comunicazione: l’importanza del primo contatto. Gestire al meglio le richieste di informazioni e le prenotazioni (Tempo medio di lettura 1 minuto)

Le informazioni di carattere normativo potrebbero subire degli aggiornamenti e modifiche, si raccomanda sempre di utilizzarle facendo riferimento alla sede territoriale competente di Coldiretti.

Le note informative elaborate e inviate da Campagna Amica/Terranostra sono riservate alle aziende agricole, agrituristiche e multifunzionali associate a Coldiretti/Campagna Amica/Terranostra e alle rispettive Federazioni regionali e Sedi provinciali. La riproduzione, anche parziale, deve essere preventivamente autorizzata.

Per ulteriori approfondimenti e/o chiarimenti eventuali : terranostra@coldiretti.it

Mercato | Agricoltura. Aziende più multifunzionali e diversificate

Offerta sempre più orientata alla multifunzionalità e alla diversificazione, in dieci anni aumentata la quota di aziende con attività connesse.

In Italia, secondo i dati del 7° Censimento generale dell’Agricoltura, sono oltre 65mila le aziende agricole che hanno diversificato l’offerta, integrando il reddito con altre attività connesse a quelle agricole.

Le aziende con attività connesse rappresentano il 5,7% delle aziende agricole del 2020 (4,7% nel 2010), confermando il forte orientamento dell’agricoltura italiana verso la diversificazione e la multifunzionalità. Un dato che assume un significato importante se si considera che nel settore primario la pandemia ha prodotto ripercussioni negative, in particolare su alcune delle principali attività extra- agricole, come l’agriturismo e le attività didattiche.

L’agriturismo è l’attività connessa più diffusa, praticata da circa 25mila aziende (nel 2020 all’epoca della rilevazione censuaria) che rappresentano il 37,8% delle aziende con attività connesse e il 2,2% del totale delle aziende agricole.

Fonte: elaborazioni su dati Istat – 7° Censimento generale dell’agricoltura, annata agraria 2019-2020

Tra le attività connesse più diffuse spicca il contoterzismo, praticato da circa 12 mila aziende, pari al 18% del totale delle aziende con attività connesse e la produzione di energia rinnovabile, attività svolta da poco meno di 11 mila aziende (16,8% delle aziende con attività connesse), di cui quasi 9 mila producono energia solare.

Rispetto allo scorso decennio, l’agriturismo e la produzione di energia rinnovabile sono crescite rispettivamente del 16% e del 198%, evidenziando una forte dinamica di crescita.

Aziende con attività connesse per tipo di attività connessa. Anni 2020 e 2010. Incidenze percentuali sul totale delle aziende con attività connesse.

Fonte: elaborazioni su dati Istat – 7° Censimento generale dell’agricoltura, annata agraria 2019-2020

Il quadro delle attività connesse più praticate si completa con la trasformazione dei prodotti vegetali e animali, esercitata oltre 12 mila aziende, e l’attività di vendita diretta. Continua a crescere infatti il numero di aziende agricole che vende direttamente i propri prodotti (+5%) e il fatturato supera i 6,5 miliardi di euro. Secondo i risultati dell’indagine trimestrale sulle aziende agricole realizzata dall’Ismea a fine 2020, l’emergenza Covid-19 ha determinato un sensibile aumento del numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta. Un fenomeno che va letto anche come segnale promettente dell’orientamento verso una filiera agroalimentare più corta e sostenibile, come pure dimostrato dal grande successo dei mercati contadini, sempre in aumento per numero di mercati e platea di consumatori. I produttori che hanno scelto di accorciare la filiera, raggiungendo in autonomia il consumatore finale, sono il 21,7% del campione analizzato dall’indagine Ismea, percentuale che aumenta di circa il 5% rispetto al 2019 (era il 17%). Inoltre le aziende che hanno adottato il canale di vendita diretta, vi destina mediamente l’82% della produzione aziendale, quota che nel 2019 era del 73,1%.

Normativa | Legge di Bilancio 2023

Misure di interesse per il settore agricolo

La Legge 29 dicembre 2022 n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” (Legge di Bilancio 2023) contiene diverse misure a supporto del settore agricolo e del comparto agrituristico. Tra queste: misure contro il caro energia, disposizioni fiscali di diretto interesse per il settore agricolo, interventi finanziari per il sostegno alle imprese agricole.

Proseguendo la disamina della Legge di Bilancio, in continuità con la precedente nota di gennaio  (cui si rinvia per le informazioni su: 1) proroga modalità di utilizzo credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto di carburanti utilizzati nel terzo trimestre solare dell’anno 2022; 2) detassazione delle mance percepite dal personale impiegato nel settore ricettivo e di somministrazione di alimenti e bevande; 3) aiuti di Stato Covid imprese agrituristiche), si segnalano altri importanti interventi  a sostegno del settore agricolo.  

Tra gli interventi finanziari per il sostegno alle imprese agricole: Esonero contributi previdenziali nuovi giovani imprenditori agricoli – art. 1, comma 300.

La disposizione estende l’agevolazione contributiva introdotta dalla legge di bilancio per il 2020 (articolo 1, comma 503, legge 27 dicembre 2019, n. 160), in favore dei coltivatori diretti (CD) e degli imprenditori agricoli professionali (IAP) under 40, che si iscrivono alla previdenza agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Nel dettaglio, la misura riconosce ai CD e IAP, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, che abbiano avviato l’attività di impresa nel 2023, con conseguente assolvimento dell’obbligo di iscrizione alla previdenza agricola, e che non abbiano compiuto quaranta anni d’età alla data d’inizio della nuova attività imprenditoriale agricola, l’esonero dal versamento del 100% della contribuzione dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS), per un periodo massimo di ventiquattro mesi, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Per espressa previsione normativa, l’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ed è applicabile nei limiti previsti dal regolamento UE n. 1407/2013 e dal regolamento UE n. 1408/2013, modificato dal regolamento UE n. 2019/316, relativi all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».

Semplificazione disciplina lavoro occasionale in agricoltura per il biennio 2023-2024 – art. 1, commi 343-354.

La disciplina transitoria in materia di lavoro occasionale in agricoltura, introdotta dai commi 343-354 e con efficacia sino al 31 dicembre 2024, risponde alla duplice finalità di garantire la continuità produttiva – attraverso uno snellimento degli adempimenti e dei costi per l’impresa agricola che ricorre a prestazioni di lavoro per le attività stagionali – e di assicurare la tutela dei lavoratori occasionali, aventi diritto a percepire un compenso sulla base della retribuzione stabilita o sulla base dalla contrattazione collettiva di settore.

Le attività di natura stagionale, di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore, possono essere rese da soggetti disoccupati, percettori di NASpI o di DIS-COLL, di reddito di cittadinanza, percettori di ammortizzatori sociali, pensionati, studenti con meno di 25 anni, detenuti o internati ammessi al lavoro all’esterno che, fatta eccezione per i pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti. In caso di superamento del limite di durata, il rapporto di lavoro di trasforma in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Coldiretti. Sevizio Legislativo e Servizio Tributario e Fiscale.

Per maggiori approfondimenti rivolgersi agli uffici Coldiretti.

Organizzazione e gestione aziendale

Comunicazione: l’importanza del primo contatto | Gestire al meglio le richieste di informazioni e le prenotazioni

La maggior parte dei potenziali ospiti sia italiani sia stranieri usa il web e i motori di ricerca, cerca e consulta le recensioni on line. La richiesta di informazioni e la prenotazione per una vacanza o un pranzo in agriturismo è effettuata per gran parte tramite internet. Sebbene molte aziende ormai ricorrano all’intermediazione professionale on line proposta dalle grandi OTA (Online Travel Agency), naturalmente il modo migliore rimane quello della prenotazione diretta, che sta tornando a essere la modalità preferita da oltre sette italiani su dieci.

E’ fondamentale pertanto gestire al meglio la posta elettronica e/o i canali social eventualmente attivi per ottimizzare tempi, capitalizzare gli investimenti in promozione, utilizzare al meglio la capacità ricettiva disponibile (siano posto letto o posti a sedere) disponibili per il maggior numero di notti o pasti possibile nel rispetto dei limiti indicati nelle

normative regionali. Rimane sempre consigliabile – laddove possibile – avere anche un contatto telefonico dopo la prenotazione o durante la fase di richiesta, per rassicurare il potenziale ospite, comunicare sin da subito l’importanza della relazione umana (che distingue l’accoglienza agrituristica da altre forme di ricettività) oltre a confermare l’effettiva corrispondenza di quanto pubblicato sul sito o sulla pagina social.

Quando si riceve una mail o un messaggio di richiesta sulla dispo­nibilità di camere o appartamenti o ancora tavoli e le relative tariffe, la risposta deve avvenire in tempi brevi e, ove possibile, brevissimi (in linea di massima per l’alloggio entro 6-12 ore, per la ristorazione la risposta deve avvenire in tempi ancora più brevi, in questo caso ancora di più vale la regola del “prima possibile”), il rischio altrimenti è di trasmettere un’immagine poco professionale e inoltre, essendo probabile che la stessa richiesta sia stata rivolta ad altri operatori, ha più probabilità di successo di perfezionare la prenotazione chi risponde prima e nel modo più rassicurante ed esaustivo.