31.10.2013
?Elegante, dolce e suggestiva, è un piccolo tesoro nel cuore della pianura padana tutto da scoprire. E da gustare tra salumi, tortelli e "sbrisolona"
Un tempo fu la città di Virgilio, poi culla del Rinascimento, e ancora fonte d’ispirazione di capolavori della musica come le “Quattro stagioni” di Vivaldi. Questa e molto altro ancora è Mantova, città elegante, dolce e suggestiva, un piccolo tesoro nel cuore della pianura padana tutto da scoprire.
A pochi chilometri dal Po, costeggiata da tre laghi, Lago Superiore, Lago di Mezzo e Lago Inferiore, questa tranquilla cittadina della provincia lombarda offre infatti un patrimonio artistico di grande valore, oltre a una ricca e sofisticata gastronomia, vero e proprio connubio di tradizioni popolari e sapori aristocratici. Decidere di trascorrere un weekend a Mantova potrebbe essere quindi la soluzione ideale per gli appassionati di arte e architettura rinascimentale, o più semplicemente per gli amanti della buona cucina italiana.
La visita della città può cominciare dal centro storico dove, una volta attraversato il ponte di San Giorgio, ci si troverà davanti all’omonimo Castello. L’edificio, costruito fra il 1395 e il 1400, e riconoscibile per le sue quattro torri, è celebre per la “Camera degli Sposi”, affrescata da Andrea Mantegna. Spostandosi qualche metro in là si entrerà, invece, in Piazza Sordello dove, sulla sinistra, si staglia il maestoso Palazzo Ducale. All’epoca Reggia dei Gonzaga, vero e proprio tempio dell’arte mantovana, l’edificio raccoglie alcuni dipinti di Rubens, affreschi di Pisanello ed arazzi di Raffaello. Sul lato destro della piazza si potrà poi far visita al Duomo, edificato nel tredicesimo secolo e ristrutturato da Giulio Romano nel 1545. I veri amanti dell’architettura quattrocentesca, inoltre, dovranno assolutamente fare un salto in Piazza delle Erbe, dove è possibile ammirare il Palazzo della Ragione, costruito nel 1250, la Torre dell’Orologio e la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova. Un altro gioiello monumentale davvero imperdibile è infine il Palazzo Te, costruito da Giulio Romano su commissione di Federico Gonzaga. Vera e propria meraviglia di perizia tecnica, colore, architettura e pittura, il palazzo fu costruito con l’obiettivo di realizzare una dimora destinata esclusivamente al ricevimento di illustri ospiti, al divertimento e allo svago.
Naturalmente, nel corso di questo tour fra le vie e le piazze di Mantova, non potrà mancare anche qualche tappa gastronomica. In particolare protagonisti indiscussi della cucina mantovana sono la zucca e il maiale, la cui carne viene presentata insaccata a salamella, salame o cotechino. Molto famosi e assolutamente da provare sono, ad esempio, il Salame Mantovano, il salame con la lingua e il “gran pistà”. Fra i piatti aristocratici più celebri rientrano poi i tortelli di zucca, nel cui ripieno si trovano anche mostarda e amaretti. Altrettanto tipica, ma dalle origini più popolari, è invece la “torta sbrisolona”, che alla farina di mais unisce mandorle e vaniglia. Infine, per gli amanti dei prodotti a km 0, una visita alle fattorie o ai mercati del circuito di Campagna Amica sarà senza dubbio l’occasione giusta per gustare e scoprire meglio i sapori del territorio.