Pasetti Vini

Francesca Pasetti
VIA San Paolo, 21, Francavilla al Mare, Chieti, Abruzzo, Italia

“La vita di campagna da sempre rappresenta libertà di pensiero e decisione” e in armonia con questo pensiero, l’azienda Pasetti produce vino da ormai quattro generazioni. Ci troviamo in Abruzzo, regione verde d’Europa, con il 40% del suo territorio tutelato da parchi e riserve. L’azienda Pasetti nasce vicino la costa, ma nel corso degli anni si estende nell’entroterra abruzzese, trovando la sua dimora ideale a Pescosansonesco PE (550 mslm) ai piedi del Gran Sasso (2912 m) e Monti della Laga e a Capestrano AQ (450 mslm). Un territorio seducente, ricco di storia, arte e tradizioni, condizionato da un clima particolarmente favorevole alla viticoltura, da alte escursioni termiche, mai abbandonato dal vento, avente un terreno dalle varie composizioni che varia dall’argilloso-calcareo al ricco di scheletro e con sottosuolo roccioso. Oggi la cantina è ubicata a Francavilla al Mare (CH) ed è qui che Domenico Pasetti vinifica le sue uve. Una scelta importante che ha segnato la svolta positiva dell’azienda sul mercato è stata quella di puntare sui vitigni autoctoni: bisognava prima di tutto cambiare prodotto, inteso come qualità, salubrità e tipicità di un territorio che partecipa come primo attore alla garanzia di un alto standard qualitativo. Per questo motivo Domenico Pasetti avviò un progetto di espianto dei propri vigneti ubicati sulla fascia costiera, con umidità e inquinamento ambientale, dove la gestione della vite richiedeva innumerevoli interventi antiparassitari, dove il caldo degradava gli acidi, bruciava gli aromi e spingeva oltre i limiti la produzione degli zuccheri e quindi dell’alcohol. Si passa quindi dalla costa, al Parco Nazionale: in questo ambiente si hanno forti escursioni termiche, condizioni climatiche difficili o impossibili per i parassiti della vite e il terreno è ricco di minerali e soprattutto drenante. Un’altra scelta importante che ha segnato la svolta positiva dell’azienda sul mercato è stata quella di puntare sui vitigni autoctoni quali Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiamo d’Abruzzo e soprattutto Pecorino e Passerina. In un’epoca in cui molti produttori hanno impiantato vitigni internazionali (cabernet, merlot, chardonnay…), l’azienda Pasetti ha continuato sugli autoctoni, puntando in particolar modo sul Pecorino, varietà che oggi rappresenta una valida alternativa e opportunità per l’enologia abruzzese. Quasi il 50% dell’ attuale produzione aziendale è rappresentata da questo vino, con circa 250.000 bottiglie annue. L’azienda Pasetti è stata la prima in Abruzzo a riscoprire questo antico vitigno. Il desiderio di produrre sempre più prodotti autentici ha spinto Domenico Pasetti a scegliere situazioni pedoclimatiche particolari, caratterizzate da violente escursioni termiche nel periodo finale della maturazione delle uve, che stimolano particolarmente la formazione di complessi polifenolici e precursori di aromi. Negli ultimi 5 anni, nell’esigenza di aumentare la produzione e far fronte alle crescenti richieste di mercato, abbiamo rivolto i nostri interessi verso un nuovo territorio, quello di Capestrano, dove i vigneti sono a ridosso di un bacino idrico la cui sorgente (la più pulita d’Europa) mitiga l’alta temperatura e aumenta l’intensità luminosa pomeridiana, preziosa per la freschezza, la sintesi e l’accumulo di zuccheri e aromi sui grappoli. Gli impianti vitati aziendali a oggi risultano tra le altezze maggiori d’Abruzzo. L’azienda di Capestrano comprende circa 30 ha, di cui dieci vitati a Montepulciano d’Abruzzo e 20 ha dedicati ai bianchi. Questo sito enologico risulta essere particolarmente adatto a impianti di selezione quali vitigni a bacca bianca. Il forte legame con questo ambiente spinge l’azienda verso la creazione di una nuova linea interamente dedicata al territorio di Capestrano, i cui protagonisti sono il Cerasuolo e la Passerina. I vigneti di Pescosansonesco sono tra i più alti d’Abruzzo. Da qui nascono le nostre riserve e da qualche anno anche il Moscatello di Castiglione, antico vitigno autoctono conosciuto sin dal 1500 e fortemente voluto e riportato alla luce da Domenico Pasetti. Dopo oltre dieci anni di prove effettuate sia in campo, cercando di ottenere il migliore equilibrio della pianta, sia in cantina, con innumerevoli saggi di micro vinificazione, nel Dicembre del 2011 l’azienda Pasetti presenta finalmente la sua versione di passito bianco. Ci troviamo di fronte a u

Le nostre eccellenze

Storia del Vino
Harimann un nome di derivazione longobarda. Gli Arimanni erano uomini liberi ai
quali erano riconosciuti i diritti politici nonché quelli di portare le armi per interventi militari
in difesa del regno, con laute ricompense, alle dirette dipendenze delle istituzioni di potere
longobarde. Avevano il compito di sbarrare la strada alle orde avversarie con l’aiuto di
presidi, posti in località strategiche, che rappresentavano un vero e proprio corpo di polizia
a protezione del potere costituito. Gli Arimanni occupavano una posizione di superiorità e
si dedicavano ad attività di amministrazione politica, economica e agraria svolgendo un
ruolo fondamentale nella stabilità del regno. A essi venivano assegnate terre con il compito
di coltivarle e di difenderle.
Pescosansonesco, ai piedi del monte Queglia, per la sua posizione è sempre stato un
presidio importante per questo popolo. Su queste terre, vigne rigogliose producono Montepulciano
d’Abruzzo dalle eccellenti peculiarità.
Le uve provenienti da vecchi vigneti con basse rese, selezione e raccolte manualmente,
vengono pigiate e messe a fermentare in tini d’acciaio per quasi un mese. Il vino ottenuto,
giovane ma già nobile, viene poi trasferito nelle barriques dove riposerà per almeno due
anni.
Nel 2000 una gelata violenta colpì il territorio, era la vigilia di Pasqua i germogli delle
viti bruciarono tutti. La produzione dell’annata fu compromessa ma miracolosamente la
vegetazione ripartì dalle gemme di controcchio (dormienti alla base dei tralci) ma con una
resa bassissima.
Ne uscì Harimann vero protagonista, vigoroso come gli uomini che abitarono queste terre.
Negli anni seguenti con opportune potature e diradamenti abbiamo mantenuto la produzione
su questi livelli per continuare a produrlo così come natura volle.
???.. e per non dimenticare.
Mimmo Pasetti

Tipologia: Rosso D.O.C. Epoca vendemmia: Prima decade di novembre
Fermentazione: Acciaio
Fermentazione malolattica: Spontanea
Affinamento:
24 mesi barrique
18 mesi bottiglia
Dati analitici medi:
– Alcool 15,00 – 15,50 % vol.
– Zuccheri 2,50 – 3,00 g/l
– pH 3,50 – 3,70 g/l
– Acidità totale 5,50 – 6,00 g/l
– Acidità volatile 0,30 – 0,60 g/l

Vitigno: Montepulciano d’Abruzzo D.O.C. 100%
Zona di Produzione: Pescosansonesco 550 m s.l.m.
Natura del terreno: Argilloso calcareo,
sottosuolo roccioso
Sistema di allevamento: Tendone
Densità di impianto: 1600 ceppi per ettaro
Produzione uva per ettaro: 80 quintali
Raccolta: Manuale

Prodotti da comprare

  • VINI E ACETI

    • Vino bianco

      passerina

      pecorino

    • Vino bianco a denominazione

      colline pescaresi bianco passito igt

      trebbiano d'abruzzo doc

    • Vino rosso a denominazione

      montepulciano d'abruzzo doc

      montepulciano d'abruzzo doc

      montepulciano d'abruzzo doc

      colline pescaresi igt

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