Il destino nel nome Cantina Botrugno – Vini Salento Sarà un caso, ma la nostra storia è tutta raccolta nel nostro nome: B O T R U G N O “BOTRUS” in greco vuol dire grappolo d’uva. “BOTRUOTEROS” colui che possiede vigne. “BOTRUOMAI” colui che le coltiva. Da sempre la famiglia Botrugno vive per la vigna e di vigna dedicandosi direttamente alla coltivazione dei propri trenta ettari di vigneto. La dimensione contenuta dell’azienda ci consente di conoscere metro per metro i nostri appezzamenti puntando ad un unico obiettivo finale: la qualità del grappolo d’uva. Siamo così convinti che sia questo il requisito fondamentale per ottenere vini di qualità da identificarlo nel nostro logo aziendale: il triangolo dell’ecosistema viticolo. I nostri vini sono “pensati “nel vigneto ed il nostro lavoro concentrato nel raggiungimento della perfetta interazione tra il clima del Salento, i terreni, prevalentemente sabbiosi ed in prossimità del mare, ed i nostri vitigni, Negroamaro, Malvasia nera di Brindisi, Minutolo, Susumaniello ed Ottavianello. In altri termini nel dedicarsi al “terroir” – BRINDISI – per esaltare la qualità delle uve prodotte.
In questa azienda si fa agricoltura sociale: didattica (agriasilo, agritata, fattorie didattiche) e lavoro con i minori.
Ottavianello:
Un vino che incuriosisce non foss’altro per il vitigno dal quale è ottenuto: l’ottavianello. Un vitigno quasi scomparso che in casa Botrugno non si è voluto abbandonare affinché nulla si perdesse delle tradizioni locali, e che si è voluto vinificare in purezza per lasciar assaporare al pubblico “altri” sorsi autentici della terra di Brindisi.
Un vino luminoso e cristallino, poca la concentrazione, perfetta la trasparenza, dal colore rosso rubino vivace. Ha olfatto fresco, floreale di petalo di rosa, fruttato di fichi freschi e di frutti rossi di bosco, di gelatina di frutta rossa, con sfumature appena vegetali di mallo di noce e di erbe aromatiche.
In bocca è secco, di lieve e calibrata nota alcolica, di media morbidezza e pronunciata acidità. Ha poco tannino come ci si aspetta ma quel poco è gradevole e ben si adatta al contesto del vino, insieme alla pronunciata, marina, sapidità.
Il finale è gradevole, di caramella alla gelatina di frutta rossa.
Una gradita sorpresa, un vino non intenso ma complesso, senza grosse pretese ma quel che ha lo esprime più che egregiamente. Da servirsi a 14-16°C, in calici non molto grandi.
Vigna Lobia:
Quasi un Barolo del Salento oserei definire il Vigna Lobia di Botrugno; un vino cristallino, dal colore rosso granato pieno, luminoso, non molto concentrato ma pienamente consistente, dai movimenti pacati, lenti e nobili nel calice. Nasce dalla Vigna Lobia, sita nella contrada omonima; dalla soleggiata terra del Salento lambita dal mare, da terreni sabbiosi e ben drenati.
Ha impatto olfattivo fruttato e speziato, a tratti etereo. Parte fruttato di marasca sotto spirito, affiorano tonalità di vaniglia, di cannella e la marasca si fa dolce caramella inglese. Poi il pepe bianco a completare un quadro di grande finezza. Al gusto è intenso, quasi caldo ma affatto fastidioso, pieno e morbido, sostenuto da nerbo acido in quantità e da dosato tannino, appena astringente ma poi subito piacevole. Il finale è tutto del dolce frutto, affiancato sia da eteree note alcoliche che da iodata sapidità: equilibrio, persistenza, armonia, eccellenza.
Vitalità, vigore, personalità decisa, non mancano nel Vigna Lobia. Un vino ad elevata tipicità, solare, mediterraneo, passionale, che sembra riproporre il clima, il modo di vivere e la tradizione del salento.
Brindisi Rosso Arcione:
Nel nome della DOC la storia di un’espressione augurale: i giovani patrizi romani che si imbarcavano dal porto di Brindisi per raggiungere Atene per motivi di studio, venivano qui salutati da parenti ed amici con banchetti augurali: “che gli Dei benigni ci facciano rivedere qui, a Brindisi, per rinnovare lietamente queste libagioni”. Questo modo di fare gli auguri divenne tanto frequente che altrove si cominciò a dire: “facciamo come si fa a Brindisi”,diventato nel tempo “facciamo un brindisi”.
Nel nome del vino l’indirizzo delle cantine Botrugno: a Brindisi, in Via Arcione 1.
Nel vino il profumo della cantina: vinoso, con sentori frutti rossi maturi, di caramella alla frutta e dopo l’ossigenazione derivante dalla permanenza nel calice, note di radice di liquirizia. Al gusto è secco ed intenso, quasi caldo e di buona morbidezza, di media acidità e, come tutti i vini di Botrugno, di pronunciata sapidità. Il tannino è di grana media, un po’ astringente ma in fase di miglioramento. Il finale è fruttato, ammarascato ed ammandorlato, nel complesso gradevole anche se con una predominanza delle sensazioni amarognole. Per questo consigliamo di berlo con piatti con lieve tendenza dolce derivante dall’amido o dal tipo di carne: primi piatti con condimento di sughi di carne, involtini di pecora in umido, maialino al forno con patate.
VINI E ACETI
ottavianello
susumaniello