PREPARA IL TUO ORTO
14.03.2024
Ecco la nostra breve guida con qualche consiglio per la coltivazione di questo ortaggio molto amato in cucina
Crude, cotte, all’agro, nel ragù o per i soffriti, le carote sono orticole su cui è possibile davvero sbizzarrirsi in cucina. Del resto, portarle in tavola è anche salutare: la carota è ricchissima di beta-carotene precursore della vitamina A, fondamentale tra le altre cose per la vista notturna e per la crescita corretta dei tessuti epiteliali.
Anche per chi non avesse un giardino, la buona notizia è che si possono coltivare in balcone o terrazzo con alcune accortezze. Innanzitutto è necessario premunirsi di vasi profondi almeno 30 cm dove posizionare piantine già cresciute e acquistate al vivaio ad una distanza di 5/6 cm l’una dall’altra.
Se partiamo dal seme sarà opportuno inserire in ciascun buco nella terra, posto alla medesima distanza, qualche seme. Evidentemente tutti i semi gemineranno e quindi in corrispondenza del foro di semina avremo più piantine. Avendo cura di inumidire il substrato, potremo sfoltirle fino ad avere le più resistenti: una per ogni foro di partenza.
Secondo la varietà la semina può avvenire tra febbraio e giugno mentre il trapianto verso marzo e per tutta la primavera. Il terreno deve essere di medio impasto senza esagerare con il quantitativo di azoto che favorisce la vegetazione aerea a discapito del fittone (la parte della carota che mangiamo). L’innaffiatura deve essere abbondante e con acqua a temperatura ambiente. Dopo circa tre mesi dalla semina e due e mezzo se abbiamo fatto il trapianto, potremo procedere con la raccolta. Il segnale del momento opportuno per questa operazione è un certo ingiallimento delle foglie.