La concimazione … ovvero la natura sapiente non butta niente
La concimazione è una pratica utile per riequilibrare di nutrienti un terreno che deve accogliere le piante dell’orto. È un’attività facile da fare, ma che deve avvenire con alcune attenzioni. Vi proponiamo alcune regole generali da attuare e vi rimandiamo ai nostri splendidi orto vivaisti per le specifiche.
Ecco alcune regole:
- Periodo: Per chi dovesse avere un giardino, il periodo migliore per la concimazione è in autunno quando, trovando il terreno ancora asciutto (ovviamente i cambiamenti climatici scombussolano un po’ tutto) dall’estate, è possibile vangarlo senza compattarlo a causa del nostro peso. Se non l’abbiamo fatto ad ottobre, possiamo effettuarlo nel tardo inverno avendo cura però di sfruttare le giornate di sole (che ultimamente sono davvero frequenti).
- Tipo di suolo: non tutti i concimi valgono e vanno sempre bene. È fondamentale conoscere l’impasto, il ph del terreno con cui si lavora. Se abbiamo un terreno sabbioso dovremo abbondare di concime per migliorarne decisamente l’impasto e la capacità di catturare e conservare l’acqua. Se abbiamo un terreno argilloso andrà aggiunto concime ma la lavorazione del terreno dovrà essere costante in quanto tenderà a compattarsi frequentemente. Per ph troppo acidi dovremo scegliere concimi alcalini, mentre per suoli troppo alcalini dovremo provare ad abbassare il ph con concimi acidi. E comunque la scelta delle piantine sarà decisiva per il successo dell’attività.
- Come concimare: Per apportare concime al terreno servirà scavare delle trincee di 20 cm di profondità dove andrà sistemato il concime scelto (vedi dopo) per poi essere ricoperto di terreno e così mescolato. Si lascia a riposo per alcune settimane.
- Tipi di concime: consigliamo di usufruire di concimi naturali (stallatico sempre di un anno) o al massimo pellet (stallatico disidratato). Il primo caso permette anche di ammendare il terreno ossia di apportare tantissima materia organica (ottimo per il terreno sabbioso). In entrambi i casi andiamo ad apportate i Sali minerali fondamentali per la crescita delle piante. Ovviamente in balcone se vogliamo rigenerare il terriccio potremo utilizzare il pellet (più facile gestione). Un ottimo concime è la cenere di legno non trattato (ricordiamoci però che questo è un concime alcalino da usare con piante come i pomodori o i peperoni anche contro il marciume apicale).
- I Sali minerali: i principali sono 3: azoto, fosforo e potassio. Se la pianta che dovremo piantare ha un fabbisogno di azoto maggiore rispetto al potassio (agrumi, cicorie, le graminacee) utilizzeremo concime a base di letame di coniglio. Al contrario per un fabbisogno maggiore di potassio rispetto all’azoto (tutte le solanaceae come i pomodori e patate, e cocurbitaceae come peperoni, meloni, angurie, zucchine; in più finocchi e fragole) utilizzeremo lo stallatico di ovino o la cenere. Se le quantità di azoto e potassio necessarie sono simili possiamo optare per lo stallatico di bovino/equino (carote, cavoli e broccoli, cetrioli, cipolle, leguminose, insalate) che è anche un ottimo ammendante. Per una forte crescita iniziale si può utilizzare la pollina (concime avicolo).
- Quantità: per le quantità è bene informarsi sulla specifica piantumazione. Possiamo dire che per pianta si parla genericamente di 100-300 gr. per l’intero ciclo vitale. In generale tra i 100 ed i 200 gr. per mq dovrebbe essere una quantità idonea.
- Umidità: il concime libera le sue sostanze nutritive grazie all’acqua in esso contenuta (se fresco) o attende l’innaffiatura per disciogliersi se secco. Quindi è necessario che il terreno sia sempre umido in modo che le sostanze possano essere veicolate nel migliore dei modi in tutto il terreno. L’innaffiatura dovrà essere sempre bilanciata con le esigenze del momento e le condizioni climatiche.
Dai diamanti non cresce niente dal letame nascono i fior ….