PREPARA IL TUO ORTO
16.05.2024
Una pianta da frutto che richiede un clima “gentile”, non soggetto a umidità e gelo. Si adatta a vari tipi di terreno, tranne quelli soggetti a ristagni d’acqua e quelli troppo acidi o basici
Chi non proverebbe un gran piacere nel vedere una magnifica fioritura nel giardino di casa? E chi non godrebbe nel mangiare i frutti di tale fioritura? Maggio e giugno sono i mesi delle ciliegie e sperando in un tempo più clemente, siamo pronti a fare scorpacciate del frutto primaverile per eccellenza.
Il ciliegio fa parte della famiglia delle rosacee. Il suo frutto è una drupa. Esistono due varietà di questa pianta, cioè il ciliegio dolce (quello più diffuso in Italia) e quello acido.
La coltivazione del ciliegio richiede un clima “gentile”, perciò non soggetto a umidità e gelo. Si adatta a vari tipi di terreno, tranne quelli soggetti a ristagni d’acqua e quelli troppo acidi o basici. Il trapianto della pianta nel terreno, avviene tra ottobre e la fine dell’inverno. Bisogna scavare una buca profonda per poi mettere la pianta. La concimazione viene effettuata con letami maturi, compost, in cui possiamo aggiungere cenere di legna. La concimazione dovrà essere costante negli anni per mantenere la pianta in buona salute. L’irrigazione dovrà essere regolare in assenza di precipitazioni.
Per coltivare un ciliegio in vaso, servono le stesse accuratezze; però assicuratevi che la pianta sia un albero nano. Le possibili malattie sono la Monilia cioè dei funghi che attaccano i vari organi dell’albero, tra cui i frutti, che si coprono con muffe grigie e poi marciscono e il Corineo che è una malattia che si presenta con tacche di colore rosso sulle foglie e fessure sui rami da cui esce della gomma. Tra gli insetti nocivi c’è la Mosca del ciliegio che depone le uova nelle ciliegie con le larve si nutrono di esse. L’Afide nero attacca le foglie e i germogli.