Concimare è un operazione che garantisce la restituzione dei nutrienti nei terreni. Per farlo, seguendo i consigli del nostro Personal Trainer dell’orto, è necessario intervenire in piena terra perchè i substrati utilizzati per i vasi contengono già le sostanze che garantiranno una buona produzione. In questo caso dovremo semplicemente cambiare la terra dei nostri vasi.
Ma come avviene la concimazione? Non è un’operazione particolarmente difficile ma i benefici sono sicuramente tanti. Bisogna spargere del letame maturo sui terreni o compost derivante dagli scarti agricoli o alimentari, in entrambe i casi si deve attendere un tempo congruo (un paio di mesi almeno) per far avvenire il processo di humificazione che determina la mineralizzazione dei composti organici a base di carbonio. Le sostanze semplici così ottenute saranno prelevate nel corso della stagione dalle nuove piante, così da generare una nuova sostanza organica che comporrà la struttura stessa delle piante. Tutto questo rientra nei cosiddetti cicli bio – geo – chimici (carbonio, azoto, fosforo etc.).
L’humificazione avviene grazie all’azione di microrganismi che testimoniano la naturalità e salute del terreno. Quindi osservandone il comportamento possiamo comprendere se l’abbiamo sfruttato in modo eccessivo o sostenibile.
Proviamo a dare dei passaggi schematici utili per una buona concimazione:
1) Si lavora il terreno arandolo e rivoltandolo. Questa attività dovrebbe essere condotta senza eccessi per non distruggere il tessuto e creare scompensi “ecologici” al terreno stesso. Il cosiddetto sovescio prevede anche di interrare i residui vegetali presenti in superficie.
2) Si sparge il letame (meglio se di cavallo) in una quantità pari a 3 o 4 quintali ogni 100 mq di terreno orticolo. Un’ulteriore vangatura permette di interrare il letame stesso.
3) Si attende pazientemente che la natura svolga il suo corso.
Quando arriverà la primavera potremo iniziare la semina su un terreno ricco di nutrienti e quindi assolutamente produttivo.
Non resta che provare!