Dopo il trapianto, mentre le piante continuano a crescere grazie alle vostre amorevoli cure, impariamo oggi qualcosa sulle erbe aromatiche: tantissime specie e varietà davvero per tutti i gusti. Si va dal rosmarino, alla salvia, dal timo, alla menta, dall’erba cipollina alla lavanda fino al classico basilico e al prezzemolo. Ma in realtà ce sono molte di più. Rientrano anche tra le piante officinali per le loro proprietà benefiche note sin dall’antichità. Altra importante caratteristica è quella di richiamare gli insetti utili all’agricoltura e di allontanare patogeni e parassiti. Per questo sono utili nelle consociazioni sinergiche con altre specie orticole. Rappresentano anche dei presidi di biodiversità, costituendo un elemento fondamentale della flora mediterranea. Tutte queste caratteristiche risiedono nel loro segreto: gli oli essenziali. Le piante aromatiche, infatti, riescono a produrre molte molecole volatili e che si disperdono nel terreno, con funzioni allelopatiche (impediscono la crescita di specie infestanti), antibiotiche e di attrazione degli impollinatori.
Ecco alcune regole semplici da seguire nella coltivazione.
• Se non siete esperti di semenzai o di innesti, acquistate le piante in vaso e trapiantatele all’inizio della primavera o dell’autunno nella loro sede definitiva.
• Considerate che più il vaso dove saranno trapiantate sarà grande, più tenderanno a svilupparsi (in particolare piante come salvia o rosmarino che formano veri arbusti).
• Al momento del trapianto la zolla di terra dove sono cresciute va in parte disgregata lasciando così le radici libere di espandersi.
• In generale amano il sole e luoghi ben esposti e riparati da forti correnti. Le piante perenni vanno protette dalle gelate in inverno.
• Non sistemare mai vicine salvia e rosmarino. La salvia sta bene con il timo, il rosmarino è un “tipo solitario”.
• Curate le distanze: mai mettere queste piante a meno di 50 cm l’una dall’altra.
• Nell’orto, associatele alle piante orticole così allontanerete parassiti come la cavolaia o micosi come la peronospora o l’oidio.
• Infine fatene buon uso in cucina (curando il taglio dei rametti in modo da non danneggiare la pianta). Sappiate che possono insaporire i vostri piatti rappresentando validi sostituti del sale (diete iposodiche).
Sarebbe molto interessante, infine, tenere un diario in cui evidenziare esperimenti di consociazioni, visite di insetti particolari, osservazioni di particolari interazioni: le piante aromatiche sono ricchissime di sorprese e di lati ancora sconosciuti.
Buon lavoro, allora.