Molto diffusi nei paesi del Nord Europa, i Bug Hotel sono dei rifugi artificiali per insetti. Seppur costruiti nei modi più svariati (utilizzando materiali naturali o meno, riciclando oggetti comuni o creandoli ad hoc, di piccole o grandi dimensioni, artistici o artigianali), hanno come obiettivo primario la diversificazione dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità, tanto in ambienti naturali quanto in quelli antropizzati.
Obiettivo secondario o, se vogliamo, diretta conseguenza del primario, è la ricerca di alleati per il nostro spazio verde, sia in termini di difesa delle colture, che di incremento delle produzioni dovuto all’efficace impollinazione.
In Europa è comune e frequente imbattersi in queste “casette”, installate sia all’interno di parchi pubblici che in giardini privati e spesso oggetto di attività didattica per le scuole. Ad esempio in alcuni parchi pubblici di Londra (Bunhill Fields, West Smithfield Postman’s Park, St Dustan’s in the East e Cleary Garden) è possibile osservare degli originalissimi Bug Hotel realizzati da architetti nell’ambito della “Beyond the Hive Competition”, competizione volta ad una “rivisitazione artistica” della casa per gli insetti. I progetti partecipanti, infatti, oltre che efficaci nell’ospitare insetti, sono anche creativi e gradevoli arredi per aree verdi.
In Italia solo da poco tempo si inizia a sentir nominare questo semplice ed efficace strumento di tutela della biodiversità, decisamente alla portata di tutti, e adattabile a tutti gli spazi verdi. Progettando il nostro Bug Hotel, potremmo mettere a disposizione dei nostri piccoli amici insetti un rifugio per superare i rigori invernali, o una nursery per accogliere le nuove generazioni. Un modo concreto per ripagare nel nostro piccolo le conseguenze generate da una eccessiva antropizzazione, che rischia di privare gli insetti di ambienti adatti alla sopravvivenza.
Per realizzare con successo un Bug Hotel occorre tenere a mente alcune considerazioni generali, che valgono per qualsiasi tipo di abitazione decideremo costruire. Il Bug Hotel dovrà infatti costituire un rifugio per gli ospiti che lo popoleranno e dovrà adattarsi alle loro esigenze; mentre alcuni ospiti lo utilizzeranno per ripararsi durante la stagione fredda, altri lo utilizzeranno per alloggiare la propria progenie. Ad ogni ospite andrà pertanto fornito il tipo di riparo più adatto a tali scopi che, invariabilmente, dovrà essere asciutto, riparato dai venti ed esposto al calore del sole.
Una volta costruito il Bug Hotel, occorre riempito con i materiali che fungeranno da alloggio per gli insetti. Fondamentalmente è adatto allo scopo ogni tipo di materiale (naturale o artificiale) cavo o capace di fornire “piccoli anfratti”: canne di bambù o palustri, steli erbacei, tronchi forati, ma anche terra/argilla/mattoni forati e fibre naturali arrotolate, pigne, pietre.
A seconda del tipo di “alloggi” predisposti, il Bug Hotel potrà offrire riparo, ad esempio, ad api solitarie, coccinelle, crisope, farfalle e forbicine. Di conseguenza la struttura sarà più o meno grande ed articolata, da un semplice fascio di canne legate tra loro, che pure ospiterà egregiamente le api solitarie, ad una più articolata bacheca in legno fornita di diversi comparti riempiti di ogni sorta di materiale gradito ai nostri piccoli ospiti. Ognuno di loro troverà così l’alloggio che meglio si adatta alle proprie specifiche esigenze.
I nostri consigli per un rifugio perfetto
• Il Bug hotel deve essere riparato dal vento, la struttura, comunque sia costruita, non deve pertanto permettere al vento di attraversarla. Dovrà essere perciò dotata di un fondo o di una parete posteriore.
• Altrettanto importante è riparare l’alloggio dall’eccessiva umidità. Va perciò posizionato al riparo dalla pioggia (sotto una tettoia, uno spiovente, una gronda o qualsivoglia copertura) o dotato di un apposito tetto. Proprio per tale ragione, inoltre, quando si forano i materiali di riempimento dell’Hotel (tronchi, mattoni), è consigliabile eseguire i fori inclinando il trapano verso l’alto, in modo che l’eventuale acqua piovana che li bagni, possa scorrere più facilmente fuori. Utile, per lo stesso motivo, anche cercare di inclinare i materiali con fori (come le canne di bambù).
• Il Bug Hotel va esposto preferibilmente verso sud o est; altre esposizioni possono comprometterne il corretto funzionamento perché implicano un minor riscaldamento degli alloggi.
• L’Hotel va posizionato ad almeno 1 metro e mezzo di altezza.
• Nel caso di materiali piccoli ma pesanti, come pietre e pigne, che più difficilmente si riesce ad incastrare in modo stabile, è opportuno prevedere una rete metallica che li tenga nella sede loro destinata (va benissimo una rete per pollaio fissata con punti metallici o chiodini).
• È opportuno inserire in basso i materiali più pesanti ed in alto i più leggeri.
• È meglio sistemare per primi i materiali più voluminosi e proseguire inserendo poi i più piccoli. Sarà utile avere a portata di mano della “minuteria” (gli steli cavi delle graminacee e delle erbe di campo, come la cicoria, sono l’ideale) per riempire completamente gli inevitabili spazi vuoti.
• Avere l’accortezza di fornire materiali di vari diametri, in modo da incontrare le preferenze dei vari insetti.