30.10.2023
Alcuni prodotti agricoli meritano il riconoscimento di “Sigillo di Campagna Amica” e come i monumenti di Trento meritano menzioni speciali
Alcuni prodotti agricoli meritano il riconoscimento di “Sigillo di Campagna Amica” e come i monumenti di Trento meritano menzioni speciali. Partiamo con il Broccolo di Torbole, una varietà autoctona che viene coltivata nella zona di Torbole e Linfano, in provincia di Trento. Viene raccolto in pieno inverno grazie al microclima dovuto alla vicinanza del Lago di Garda e del vento caldo Pelèr. Questa tipologia di broccolo si presta a una quantità vasta di abbinamenti, dal pesce alla carne. Per i palati delicati, l’abbinamento migliore è con il pesce lesso. Inoltre, avendo un sapore dolce, condisce bene i sughi per la pasta mentre con le foglie si possono realizzare gnocchi o zuppe.
Per gli amanti della polenta troviamo il mais maranino di Storo. Si tratta di una tipologia di mais immediatamente riconoscibile per via dei chicchi di colore rosso. Viene coltivato in Trentino nel Basso Chiese e nella Bassa Valsugana. I chicchi, una volta macinati, danno origine a una farina di colore giallo dorato che viene utilizzata per la produzione della tipica polenta di Storo, dal sapore e dalla consistenza ancora più caratteristica se cucinata con l’acqua del luogo e gustata al momento. Altro mais altra farina per la polenta: il mais spin! Varietà locale di mais, appartiene al gruppo dei mais “rostrati”, ovvero a punta. Prende il nome dalla particolare forma a uncino del chicco e del luogo di origine. Tale varietà, introdotta nell’Ottocento dalle vicine valli del Veneto e dell’Adige, è stata coltivata massicciamente in Valsugana fino ai primi anni ’60 per poi venire quasi del tutto abbandonata.
Tra i frutti secchi troviamo le noci del Bleggio. Coltivate sull’omonimo altopiano fin dal 1550, si distinguono per il gusto gradevole con una tipica nota speziata, il guscio sottile e facile da rompere, le dimensioni ridotte e l’insolita forma allungata. Le noci vengono anche utilizzate per la produzione di torte, pagnotte, il liquore nocino e il raro salame alle noci. Montagna, terra di patate. Tra quelle più caratteristiche è possibile trovare la patata blu che deve il suo colore alla presenza di antociani, sostanze utili per la nostra salute, in grado di rallentare i processi di invecchiamento. Sono le stesse sostanze contenute anche nei mirtilli, melanzane e uva nera. Le origini della patata blu sono molto antiche, proveniente dalle Ande peruviane. Le dimensioni sono piuttosto piccole e ciò conferisce anche resistenza alle malattie e alla siccità e che non richiese particolari cure. Dal sapore particolare, è ideale per la creazione di piatti saporiti, originali e variopinti con altri ortaggi e verdure.
Infine tra le specie originariamente selvatiche che vengono coltivate nei prati pascolo delle montagne trentine troviamo l’arnica la famosa erba medicinale adatta per velocizzare la cicatrizzazione delle ferite, dà sollievo al dolore in caso di traumi o ematomi, diminuisce il gonfiore e protegge i capillari. È anche un ottimo rimedio per curare le infiammazioni di bocca e gola, oltre ad alleviare i fastidi dati dalle punture di insetto o scottature. Anche i prodotti fitosanitari sono coltivati per la nostra salute e meritano per il loro ruolo nell’ecosistema una parola di vero apprezzamento.