18.02.2024
Oggi si celebra la giornata internazionale del risparmio energetico, ecco un approfondimento per conoscere meglio il fenomeno e per scoprire come migliorare il nostro quotidiano
LEGGI IN FONDO ALL’ARTICOLO I 10 CONSIGLI CONTRO LO SPRECO
La Giornata mondiale del risparmio energetico è un’occasione per prendere coscienza dei nostri stili di vita e dell’impatto che essi hanno sull’ambiente.
L’energia è una risorsa molto importante, a volte talmente scontata che non riceve la giusta attenzione: c’è energia in ogni azione della nostra vita e c’è anche tanta energia “nascosta” nei prodotti delle nostre attività perché ognuno porta in sé l’energia che è servita per ottenerlo.
Con questa giornata vogliamo fermarci a riflettere sul fatto che ogni giorno, in ogni parte del mondo, viene utilizzata energia nelle attività industriali e domestiche ma ancora tanta, forse troppa, viene consumata, dispersa, sprecata.
Il “risparmio energetico”, ossia la riduzione degli sprechi di energia e più in generale di risorse ambientali, è un’esigenza primaria perché l’energia che utilizziamo proviene in gran parte da fonti che rischiano di esaurirsi nei prossimi decenni o comunque diventeranno più costose.
Oggi è di grande attualità il problema del caro bolletta che inizia a pesare in modo importante nelle tasche dei cittadini, delle aziende e dei commercianti.
Se i rincari nei prezzi non dipendono da noi, possiamo invece fare qualcosa per usare in modo più consapevole luce e gas, adottando degli stili di vita più sostenibili che possono fare la differenza sotto il profilo ambientale e anche economico.
Per questo è necessaria una vera e propria evoluzione ecologica nel nostro stile di vita e nel nostro modo di abitare il pianeta. Sono tanti i cambiamenti che possiamo fare: scegliere una mobilità sostenibile, ridurre i consumi domestici, passare dalle energie fossili alle energie rinnovabili, impegnarsi nella raccolta differenziata per arrivare a rifiuti zero, combattere gli sprechi alimentari, consumare meno e meglio, riciclare, ridurre, convertire, tutelare il paesaggio. C’è molto che si può fare, basta iniziare. Ognuno e tutti insieme possiamo fare la differenza.
UN BISOGNO DI ENERGIA DA RINNOVARE.
L’uomo è sempre andato alla ricerca di fonti di energia più potenti ed efficienti. Siamo partiti dal fuoco e nel tempo sono state scoperte fonti nascoste nel sottosuolo che potevano essere sfruttate per lo stesso scopo: i combustibili fossili. Carbone, petrolio e gas hanno dato una grande accelerazione allo sviluppo tecnologico: pensiamo ad esempio a quando accaduto nella rivoluzione industriale. Ma le conseguenze di tale utilizzo non si sono fatte attendere: un’accentuata disparità all’accesso all’energia, un aumento del riscaldamento globale e un peggioramento della qualità dell’aria.
Oggi il fabbisogno energetico globale continua a essere in gran parte soddisfatto dai combustibili fossili, soprattutto nel settore dei trasporti e degli impianti di riscaldamento. La dipendenza dai combustibili fossili porta ogni anno all’emissione nell’atmosfera di quasi 40 miliardi di tonnellate di CO2 che, insieme ai gas serra, intrappolano il calore all’interno del nostro pianeta causando il cambiamento climatico che caratterizza la nostra epoca.
Queste conseguenze non sono di poco conto e hanno un grande impatto nella nostra vita quotidiana: siccità, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari ed erosione delle coste, eventi meteorologici estremi, danni alla fauna e all’agricoltura, inquinamento dell’atmosfera.
Tutto il mondo ne paga i danni ma soprattutto i paesi più poveri che non hanno a disposizione le risorse finanziarie e organizzative per arginare i danni causati da questi disastri naturali.
Siamo arrivati ad un punto in cui un’inversione di rotta è obbligatoria e le recenti crisi dovute prima al Covid-19 e poi alla situazione internazionale ci hanno dato segnali importanti.
Il Rapporto IEA 2023 sul mercato dell’elettricità evidenzia che, dopo un calo del 2% registrato lo scorso anno a causa della crisi energetica e delle eccezionali condizioni metereologiche in alcune regioni, la domanda elettrica mondiale dovrebbe crescere fino ad una media del 3% nei prossimi tre anni. La buona notizia è che le iniziative globali per la produzione di tecnologie legate all’energia pulita sono tante e in aumento.
Il settore energetico è responsabile di quasi tre quarti delle emissioni che hanno già causato l’aumento delle temperature medie globali di 1,1 °C in più rispetto all’era preindustriale, comportando conseguenze visibili sulle condizioni meteorologiche e sui fenomeni climatici estremi. Per questi motivi tutti i paesi devono aumentare il loro impegno verso un maggior ricorso all’elettrificazione pulita, una costante attenzione all’efficienza energetica, un maggiore impegno per ridurre le emissioni di metano dalle operazioni con combustibili fossili e, infine, un forte impulso all’innovazione dell’energia pulita.
La velocità nell’attuare la necessaria transizione energetica dipenderà dal modo in cui i governi risponderanno alle sfide emergenti e da quanto si vorrà investire a livello politico ma anche individuale in questo settore.
QUANDO MENO È MEGLIO.
Le strategie finalizzate a risparmiare energia riguardano sia la limitazione dei consumi (“risparmio energetico”) che la loro ottimizzazione attraverso l’adozione di tecnologie più opportune (“efficienza energetica”).
Volendo fare un esempio, posso risparmiare energia decidendo di utilizzare l’automobile per andare a fare la spesa una volta a settimana anziché due: in questo caso il minor consumo comporta una rinuncia delle finalità per le quali l’energia viene utilizzata (risparmio). Ma posso anche recarmi a fare la spesa con l’automobile lo stesso numero di volte percorrendo però una strada più breve, ottenendo quindi lo stesso risultato con un utilizzo minore di energia (efficienza).
Nel primo caso ci si prefigge di cambiare le abitudini di vita acquisite in decenni di abbondanza energetica (rinunciare all’auto, accettare di vivere in ambienti più freddi di inverno e più caldi in estate), nel secondo caso si persegue il miglioramento delle tecnologie di utilizzo, ad esempio migliorando la coibentazione degli edifici, utilizzando motori più efficienti o trasformando l’energia da una forma all’altra in modo più efficiente.
I due aspetti possono chiaramente essere combinati. Tornando al nostro esempio posso scegliere di andare a fare la spesa in automobile una sola volta a settimana facendo la strada più corta, ottenendo così un risultato ancora migliore dal punto di vista del consumo energetico.
Per ridurre i consumi di energia non occorrono sacrifici impossibili, ma basta porre attenzione agli sprechi e utilizzare razionalmente le risorse. Quando accendiamo una lampadina, utilizziamo un elettrodomestico o ci facciamo una doccia calda, dobbiamo ricordarci che stiamo consumando energia e generando un impatto sull’atmosfera. Ma anche quando compriamo un nuovo elettrodomestico o decidiamo di ristrutturare casa possiamo fare scelte rivolte ad una maggiore efficienza energetica.
Allo stesso modo, quando facciamo la spesa, preferiamo prodotti a Km zero venduti direttamente dai produttori, come avviene nei Mercati di Campagna Amica. Prodotti di qualità, che non hanno percorso lunghe distanze, che si conservano di più e inquinano meno. E per il tempo libero, scegliamo una forma di turismo in armonia con l’ambiente, le comunità locali e le loro tradizioni: un soggiorno in un Agriturismo di Campagna Amica dove oltre al pernottamento in azienda si può visitare l’azienda, degustare le produzioni locali e conoscere il territorio circostante. Potremo così essere protagonisti del “risparmio energetico” senza perdere nulla.