Professioni e tendenze dell’enoturismo in Italia: una visione integrata per territori e operatori della filiera
Terranostra ha collaborato ai lavori per la redazione del Libro Bianco sulle Professioni del Turismo Enogastronomico, un’iniziativa dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico di Roberta Garibaldi, in collaborazione con: UnionCamere, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Associazione Nazionale Città del Vino, CNA Turismo e Commercio, Coldiretti,
Confartigianato Turismo, Consulta Nazionale Distretti del Cibo, Federazione Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e Unione Italiana Vini. Lo scorso 24 luglio si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Libro Bianco sulle
Professioni del Turismo Enogastronomico. Per Terranostra e Campagna Amica ha partecipato il coordinatore nazionale Dr. Michele Arbau.
Il Libro Bianco sulle Professioni del Turismo Enogastronomico argomenta nel dettaglio la necessità di un nuovo approccio, più moderno e concreto, condiviso e compartecipato, al tema del lavoro nelle aree rurali, con particolare riferimento al turismo enogastronomico. Il Libro contiene un approfondimento sulle professioni dell’enoturismo in Italia, sulle tendenze e i profili, per favorire una visione sistemica integrata dei processi di lavoro, fornire indicazioni utili per i territori e gli operatori della filiera. Dominga Cotarella: “Un fenomeno – il turismo enogastronomico – che crea ricchezza per 40 miliardi, generando occupazione, favorendone il mantenimento, il presidio e servizi alle comunità locali, oltre che ai turisti.
L’enoturismo rappresenta una leva strategica non solo per il vino, ma per l’intero sistema agricolo e territoriale. In Italia il valore dell’enoturismo è stimato intorno a 2,9 miliardi di euro nel 2024, con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Una crescita supportata dalla normativa nazionale e regionale quasi tutte le regioni italiane hanno
previsto una disciplina dell’enoturismo. Oltre 14,5 milioni di turisti del gusto scelgono l’Italia, e il 38,1% di questi individua nella visita alle cantine una motivazione primaria del viaggio. Per le cantine che hanno investito in enoturismo, questa attività rappresenta il 27% del fatturato totale. Significa che il vino non è soltanto una bottiglia: è un’esperienza, un paesaggio, una cultura che attira milioni di visitatori e che genera un indotto enorme sull’ospitalità, la ristorazione, i servizi locali e l’artigianato. Il sistema dell’agricoltura multifunzionale – attraverso la rete di Campagna Amica e Terranostra – alimenta il turismo enogastronomico, ne è protagonista attraverso tutte espressioni dell’agricoltura connesse con il turismo. Un sistema che, per restare competitivo, ha bisogno di professionalità e ricambio generazionale, di figure qualificate, competenze capaci di relazionarsi con una domanda molto dinamica ed esigente, internazionale e di prossimità, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale oltre che economica.”
Per scaricare gratuitamente il rapporto – qui .
1. Cos’è il Libro Bianco sulle Professioni del Turismo Enogastronomico?
È un documento strategico che analizza tendenze, figure professionali e competenze richieste per lo sviluppo del turismo enogastronomico in Italia, con l’obiettivo di rafforzare il settore e i territori coinvolti
2. Chi ha partecipato alla sua realizzazione?
Il progetto è promosso dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico con il contributo di realtà come Terranostra, Campagna Amica, UnionCamere, Città del Vino, Città dell’Olio, Coldiretti e altri attori chiave del comparto.
3. Perché è importante investire nell’enoturismo?
Perché rappresenta un settore in forte crescita: nel 2024 il valore dell’enoturismo in Italia è stimato in 2,9 miliardi di euro, con un impatto positivo su occupazione, sviluppo locale e promozione del territorio.
4. Quali opportunità offre il turismo enogastronomico ai territori?
Genera valore economico e culturale, rafforza l’identità locale, favorisce la multifunzionalità agricola e richiede nuove figure professionali capaci di coniugare accoglienza, sostenibilità e innovazione.
Approfondimento a cura di Francesco Fratto