21.02.2024
Il frutto è piccolo e la buccia è prima verdastra e poi, dopo l’ammezzimento, diventa di colore marron cuoio. Ed ecco che direttamente dalle prealpi friulane il "Sigillo di Campagna Amica" afferma la sua bontà sotto ogni forma e preparazione
Leggi cosa sono “I Sigilli di Campagna Amica”
Una pera brutta, marrone, dalla polpa all’apparenza marcescente. Eppure dietro questo aspetto poco gradevole si nasconde una prelibatezza. Direttamente dalle prealpi friulane il “Sigillo di Campagna Amica”, la Pera Per Martin, afferma la sua bontà sotto ogni forma e preparazione. Buona da mangiare al naturale, viene anche utilizzata, secca o cotta, in dolci e, fermentata, può produrre un ottimo sidro. I “persecs”, dolci della tradizione friulana e i cjarsons i famosi ravioli dolci/salati allietano i pranzi tipici di quella regione.
Gli alberi di Pêr Martìn sono presenti, di norma come piante singole o in filare, in un ampio territorio regionale, soprattutto in Carnia, ma anche nel Canale del Ferro, in Val Resia e Val Raccolana, in Val Canale e, in modo più sporadico, sulla montagna dell’Alto Pordenonese. La pianta è molto longeva e diviene produttiva dopo diversi anni. Sono piante molto grandi con diametri del tronco di diverse decine di centimetri. I fiori, molto belli, sono riuniti in corimbi ossia infiorescenze, con numerosi stami dotati di grosse antere di colore rosso vivo.
Il frutto è piccolo e la buccia è prima verdastra e poi, dopo l’ammezzimento (processo di maturazione della frutta che provoca l’imbrunimento della polpa), di colore marron cuoio. Inizialmente la polpa è biancastra e poco appetibile in quanto astringente a causa dell’alto contenuto di tannini. Nel corso del tempo si annerisce restituendo una quantità di zuccheri davvero notevole che ne garantisce l’utilizzo variegato. L’epoca di raccolta va da fine ottobre a inizio novembre, a seconda dell’altitudine. È una varietà (o come vedremo più varietà) assai rustica che vegeta anche in vallate particolarmente fredde, interessante per i diversi usi tradizionali, tuttora in atto.
Il nostro produttore Luigi Faleschini da cui prende il nome l’omonima azienda, chiamato anche Gigi Verdura, da qualche tempo ha iniziato a censire gli alberi della Valcanale in quanto desidera valorizzare al massimo questo prodotto straordinario. Non esclude anche di catalogare le diverse varietà su cui ancora oggi è in atto un lavoro scientifico per comprenderne l’origine genetica e la corretta tassonomia. Sembrerebbe infatti che sotto lo stesso nome comune si nascondano molte varietà la cui specie originale potrebbe essere Pyrus nivalis (pero alpino). Gigi rappresenta un esempio di passione e dedizione. Nei suoi occhi si legge la volontà ferrea di raccontare un territorio difficile attraverso i “sigilli” che la biodiversità offre.