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05.10.2020

L’agricoltura sociale nei mercati di Campagna Amica

I mercati di Campagna Amica non sono solamente il luogo della spesa consapevole e sostenibile, ma sono anche il luogo fisico dove si realizzano attività agricole-sociali come attività terapeutiche svolte con l’aiuto di piante (ortoterapia), inserimento lavorativo, servizi alla collettività, attività didattiche

Fare la spesa in un mercato degli agricoltori ha tanti significati: è sinonimo di spesa consapevole, di riscoperta della tradizione e della cucina contadina, di scoperta dell’agricoltura italiana e della sua storia. Significa scambio di conoscenze e di fiducia tra produttore e cittadino.

Da quando Coldiretti ha dato vita alla Fondazione Campagna Amica e alla rete dei mercati degli agricoltori, fare la spesa direttamente dai produttori agricoli, rientra ormai nelle abitudini di oltre 30 milioni di italiani, che almeno una volta al mese frequentano i mercati, diventando dunque parte dello stile di vita di quanti attraverso il cibo non soddisfano solo un bisogno primario, ma vanno decisamente oltre. Attraverso i mercati i cittadini stabiliscono un rapporto diretto con i produttori locali, di confronto e scambio di informazioni sui prodotti, su come prepararli in cucina, sulle tecniche di produzione o sulle attività aziendali, stabiliscono una relazione sociale.

Tra le oltre 10mila aziende agricole, agrituristiche, fattorie e botteghe rurali che con il marchio di Campagna Amica costituiscono la più grande rete al mondo di vendita diretta, sono sempre più numerose le aziende che fanno agricoltura sociale. Così Campagna Amica ha dato vita a un sistema di relazioni campagna – città  in cui alla cultura del cibo, la biodiversità, la stagionalità, il chilometro zero, la sostenibilità ambientale, si aggiunge la cultura del benessere della persona e della collettività, attraverso un’agricoltura innovativa e multifunzionale, che può contribuire al miglioramento della qualità della vita delle fasce più deboli della società, quelle fragilità che l’emergenza sanitaria ha accelerato e fatto drammaticamente emergere.

Cos’è l’agricoltura sociale?

C’è agricoltura sociale ogni qualvolta all’interno di un’azienda agricola, alla produzione di beni e prodotti agroalimentari, si affianca un’analoga produzione di relazioni e servizi che coinvolgono persone disagiate, esseri umani svantaggiati sul piano psichico o sociale, anziani o minori. 

Quali sono le attività di agricoltura sociale?  

Formazione e l’inserimento socio-lavorativo di lavo­ratori con disabilità e lavoratori svan­taggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale. 

Supporto alla quotidianità, inclusione sociale, ricreazione e qualità della vita, attraverso prestazioni e attività sociali e di servi­zio per le comunità locali attraverso l’uso delle risorse materiali, delle conoscenze e della pratica dell’agricoltura.

Co-terapia e riabilitazione, con prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l’ausilio di animali e la colti­vazione delle piante.

Iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della bio­diversità animale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in dif­ficoltà sociale, fisica e psichica.

L’agricoltura sociale in sintesi integra le competenze e le risorse per produrre risultati migliori, mediante la collaborazione tra imprese agricole, servizi socio-sanitari, cooperazione e terzo settore. Praticare agricoltura con attivi­tà di tipo sociale è una scelta tanto individuale dell’impre­sa agricola quanto collettiva, in quanto ne viene investito il complesso sistema del welfare territoriale (famiglie, servizi sociali, servizi sanitari, asso­ciazioni di promozione socia­le, cooperative sociali, ecc.). Coldiretti, insieme a Fondazio­ne Campagna Amica, promuove l’agricoltura sociale contribuendo al welfare innovativo del Paese.

Nell’ultimo anno oltre 40.000 persone attraverso l’agricoltura hanno migliorato la qualità della propria vita e ricevuto formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana.

Oltre il 50% delle aziende di agricoltura sociale accreditate Campagna Amica da anni è presente nei Mercati di Campagna Amica, e sono già moltissimi i cittadini che abitualmente acquistano i prodotti alimentari e artigianali delle imprese di agricoltura sociale. I mercati diventano anche occasioni per favorire lo sviluppo delle abilità afferenti alla sfera socio-relazionale delle persone coinvolte nei percorsi di agricoltura sociale oppure occasioni di iniziative sociali svolte in collaborazione con partner del terzo settore, come Caritas Italiana, Focsiv, Save the Children, e tante altre, che da sempre si prendono cura dei più deboli.

La presenza nei mercati di aziende di agricoltura sociale e la vendita dei prodotti di agricoltura sociale, oltre a veicolare la conoscenza di queste esperienze, ha un valore economico rilevante poiché consente di promuovere progetti sostenibili di welfare nelle aree rurali e periurbane che altrimenti non potrebbero esistere o avere continuità, attivando una sorta di nuova alleanza fra cittadini e produttori agricoli, uniti con la Fondazione Campagna Amica in una missione d’interesse collettivo (umano, animale, vegetale e ambientale): il benessere.

Per approfondire  https://www.campagnamica.it/la-nostra-rete/agricoltura-sociale/

a cura di Francesco Fratto

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