22.05.2025
Un patrimonio da custodire: la biodiversità agricola italiana tra rischio di estinzione e rinascita nei mercati contadini.
L’Italia, con il suo clima variegato e la sua lunga storia agricola, è un vero e proprio scrigno di biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Questa ricchezza, fatta di migliaia di varietà locali di piante e razze animali autoctone, è un patrimonio inestimabile per la sicurezza alimentare, la cultura del cibo e la resilienza dei nostri sistemi agricoli. Tuttavia, anche nel nostro Paese, la biodiversità è minacciata da dinamiche globali e scelte produttive che ne hanno causato una significativa perdita.
La progressiva standardizzazione dell’agricoltura e l’orientamento verso poche varietà ad alta resa hanno drammaticamente ridotto la diversità genetica nelle nostre campagne. Si stima che, a livello globale, il 75% della diversità genetica delle colture sia andato perduto nel secolo scorso, e l’Italia non fa eccezione. Circa 2/3 della frutta antica (a livello varietale) è andata perduta nel secolo scorso. Basti pensare che a fronte delle circa 400 varietà di mele catalogate nel nostro paese, il 90% del mercato è costituito da solo 4 di queste. L’omologazione delle colture ha causato anche la banalizzazione degli ecosistemi. Si pensi che in Pianura Padana, ricca nella storia di elementi naturali come siepi, aree umide, boschi, ha visto la distruzione di tutta l’eterogeneità ambientale a causa della cementificazione e dell’agroindustria. Ad una perdita di biodiversità di interesse agricolo è corrisposta la perdita di naturalità con le conseguenze che possiamo immaginare. Questo si traduce nell’impoverimento dei cosiddetti servizi ecosistemici: resistenza a alluvioni e al dissesto idrogeologico, presenza di suolo fertile, presenza di specie selvatiche fondamentali per l’agricoltura (vedi impollinatori), presenza di microclimi favorevoli ecc.
In questo scenario, iniziative come quelle promosse da Campagna Amica giocano un ruolo fondamentale nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio restante. I mercati di Campagna Amica, presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale (con circa 1.500 mercati contadini e un giro d’affari che si aggira intorno a 1,5 miliardi di euro), rappresentano un canale privilegiato per la vendita diretta di prodotti agricoli provenienti da filiere corte e attente alla qualità.
All’interno di questa rete, il progetto “Sigilli di Campagna Amica” è un esempio virtuoso di come la biodiversità possa essere non solo conservata, ma anche diffusa e economicamente valorizzata. Gli oltre 500 “Sigilli” descritti in 3 volumi su un censimento di circa 1500 referenze rare, sono prodotti unici e in via di estinzione, recuperati grazie all’impegno degli agricoltori custodi di Campagna Amica, che spesso li riproducono da pochi semi o esemplari superstiti. Questi prodotti non sono solo cibo, ma vere e proprie testimonianze di storia, cultura e saper fare contadino. Tra i “Sigilli” si possono trovare varietà di legumi antichi, cereali dimenticati, ortaggi dal sapore inconfondibile e razze animali a rischio di estinzione. La loro presenza nei mercati di Campagna Amica non solo offre ai consumatori prodotti di altissima qualità e dal gusto autentico, ma educa anche all’importanza della diversità e alla sostenibilità delle pratiche agricole.
La salvaguardia della biodiversità agricola in Italia trova una profonda risonanza nei temi affrontati dall’Enciclica “Laudato Si'” di Papa Francesco. L’Enciclica invita a una “ecologia integrale”, che riconosce l’interconnessione tra crisi ambientale e crisi sociale, e sottolinea l’importanza di un approccio olistico alla cura della Casa Comune.