17.03.2025
Il passaggio dell’economia lineare a quella circolare, può garantire un futuro sostenibile
Il 18 marzo 2025 si celebra la giornata del Riciclo, che è un processo cruciale per la salvaguardia dell’ambiente e la gestione sostenibile delle risorse, nonché una vera questione di civiltà.
In un mondo in cui la produzione di rifiuti è in costante aumento, il riciclo rappresenta una delle soluzioni più efficaci per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività. Quando lo sguardo economico, unicamente nell’ottica del profitto, acquisisce maggiore importanza della visione ecologica, esso trasforma la produzione in un processo lineare: estrazione delle risorse naturali, trasformazione dei prodotti, vendita, produzione di scarti. Se al contrario l’ecologia (Oikos logos, studio della casa) assume la priorità sull’economia, sarà interesse e attenzione dell’uomo gestire in maniera ciclica i processi produttivi: estrazione risorse, trasformazione dei prodotti, vendita, produzione di scarti, riuso/riciclo/recupero/riduzione. In tal modo tutto ciò che può essere sottratto all’aumento del disordine del “sistema Terra” che le leggi della termodinamica prevedono (aumento del calore, dell’entropia ecc.), può essere reinserito e utilizzato nuovamente per la produzione di beni. Per l’appunto il riciclo fa parte di quelle attività che possono contribuire a garantire un futuro più sostenibile per l’essere umano. Purtroppo dobbiamo constatare come si assista all’aumento della produzione globale di rifiuti solidi urbani con un impatto significativo sull’ambiente e sulla salute umana. Si pensi che ogni anno nel mondo sono accumulati 2 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani. In Italia ognuno di noi produce in media 502 kg di rifiuti all’anno. Le percentuali di riciclo variano notevolmente da paese a paese e da materiale a materiale. Nel nostro Paese, ad esempio, la raccolta differenziata è in aumento, con l’85% di riciclo di tutti i rifiuti prodotti (imballaggi e non solo). Ma c’è ancora molto margine di miglioramento anche considerando quanto convenga riciclare: si riduce l’estrazione di materie prime, il consumo di energia e le emissioni di gas serra e si contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro (decine di migliaia i lavoratori del settore e dell’indotto) e a stimolare, come detto, l’economia circolare. I consumatori svolgono un ruolo fondamentale nel processo di riciclo. Campagna Amica promuove verso di loro e verso i produttori agricoli questo tipo di attività che completa decisamente lo stile etico di consumo del km zero e della filiera corta.
Nel titolo affrontiamo il discorso della civiltà. La civiltà e il benessere si intrecciano nei significati. Non può esistere reale benessere quando si riempie il mondo di rifiuti, soprattutto quando essi rappresentano delle esternalità negative degli stili di vita del mondo occidentale, di cui soffrono i più poveri del mondo. Quello dei rifiuti è un tema in cui davvero ciascun cittadino può fare la sua parte e, nella collettività, contribuire a migliorare il mondo.
E allora scopri con noi le azioni che ciascuno può intraprendere per un futuro migliore: