26.11.2024
Il 26 novembre si celebra la Giornata Internazionale dell’Olivo per onorare uno degli alberi più antichi e simbolici della nostra storia
Il 26 novembre si celebra la Giornata Internazionale dell’Olivo, proclamata dall’UNESCO per onorare uno degli alberi più antichi e simbolici della storia dell’umanità. Questa ricorrenza non è solo un omaggio alla pianta stessa, ma un invito a riflettere sul suo ruolo culturale, ambientale ed economico.
L’olivo: un intreccio di storia, mito e spiritualità
Originario dell’area del Mediterraneo, l’olivo affonda le sue radici in una storia di oltre seimila anni. Pianta sacra per molte civiltà, ha attraversato i secoli come simbolo di pace, giustizia e rigenerazione. I Greci attribuivano la sua creazione alla dea Atena, mentre Omero celebrava l’olio d’oliva per la sua forza e bellezza. Dai Fenici ai Romani, l’olivo ha accompagnato l’espansione delle culture mediterranee, divenendo una risorsa essenziale per l’economia e la vita quotidiana.
Per gli Ebrei, l’olivo era un simbolo di sapienza; per i Cristiani rappresenta la riconciliazione e la rigenerazione. Il suo frutto, l’oliva, da cui si estrae l’olio, è stato a lungo considerato un bene prezioso, utilizzato non solo come alimento ma anche per l’illuminazione, la cura del corpo e i riti sacri.
Un alleato per l’ambiente e la biodiversità
Oggi, l’olivo è coltivato in tutti i continenti e gioca un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Grazie alla sua capacità di assorbire più anidride carbonica di quanta ne emetta durante il ciclo produttivo, contribuisce a mitigare il riscaldamento globale. Inoltre, le sue radici proteggono il suolo dall’erosione e contrastano la desertificazione, favorendo la stabilità delle popolazioni rurali.
L’olivo è anche un prezioso serbatoio di biodiversità: le sue chiome offrono rifugio a molte specie animali e vegetali, contribuendo a preservare l’equilibrio degli ecosistemi locali.
La qualità dell’olio: una tradizione tra innovazione e sostenibilità
Dal campo al frantoio, la produzione dell’olio di oliva richiede attenzione e competenza. Ogni fase della filiera, dalla scelta delle cultivar alla raccolta e alla trasformazione, influisce sulla qualità del prodotto finale. La raccolta precoce, ad esempio, garantisce un olio più ricco di fenoli, con caratteristiche organolettiche marcate e proprietà antiossidanti.
Le moderne tecnologie hanno migliorato i processi di estrazione, rendendoli più sostenibili e igienici. Tuttavia, il rispetto della tradizione rimane centrale per garantire la genuinità del prodotto. La scelta del sistema di raccolta e di lavorazione, così come la conservazione in condizioni ottimali, sono essenziali per preservare il sapore e le proprietà dell’olio.
L’importanza di un acquisto consapevole
Per apprezzare davvero l’olio d’oliva, è fondamentale saper riconoscere la qualità. Un buon olio si distingue per il suo aroma vegetale, il gusto equilibrato e la leggera nota amara e piccante, indicatori della ricchezza di antiossidanti. Leggere attentamente l’etichetta è altrettanto importante: essa fornisce informazioni sull’origine delle olive, l’annata e la categoria del prodotto.
Conservare l’olio in contenitori scuri, lontano da fonti di calore e luce, e consumarlo entro due anni dalla produzione aiuta a mantenerne intatte le proprietà.
Un patrimonio da proteggere
La Giornata Internazionale dell’Olivo è un’occasione per celebrare un albero che è al tempo stesso simbolo di pace e motore di sviluppo sostenibile. Proteggere l’olivo significa tutelare un patrimonio di biodiversità, storia e cultura, ma anche garantire un futuro più verde per le generazioni a venire.