22.03.2025
Campagna Amica sostiene e supporta l’agricoltura locale e sostenibile che ha tra i suoi valori la salvaguardia delle risorse naturali, prime tra tutte quella idrica
Ogni anno, il 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 durante la Conferenza di Rio su ambiente e sviluppo. Questa ricorrenza sottolinea l’importanza dell’acqua, elemento essenziale per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. La crisi idrica è oggi una delle principali sfide globali, che richiede l’impegno di governi, cittadini e settori produttivi.
Sebbene il 70% della superficie terrestre sia ricoperta d’acqua, solo il 2,5% è dolce e gran parte di essa è intrappolata nei ghiacciai o nelle calotte polari. In realtà, solo l’1,2% dell’acqua dolce è accessibile e deve essere condivisa tra una popolazione mondiale in costante crescita, oggi superiore agli otto miliardi di persone.
I cambiamenti climatici stanno aggravando la distribuzione e la disponibilità delle risorse idriche, con gravi ripercussioni su economie, società ed ecosistemi. Secondo uno studio della United Nations University, i costi del cambiamento climatico potrebbero raggiungere i 1,67 trilioni di euro entro il 2030. Per garantire uno sviluppo sostenibile, è indispensabile investire in infrastrutture e adottare una gestione responsabile delle risorse idriche.
Tuttavia, la sicurezza idrica deve essere raggiunta in modo sostenibile, bilanciando esigenze sociali, economiche e ambientali. È fondamentale evitare gli sprechi e garantire che l’acqua utilizzata venga restituita alla natura per preservare biodiversità ed ecosistemi. Attualmente, oltre l’80% delle acque reflue globali viene scaricato nell’ambiente senza alcun trattamento, nonostante la sanificazione sia una priorità cruciale.
Il settore agricolo è al centro della questione idrica. Secondo il rapporto Water Risk Hotspots for Agriculture dell’OCSE, fattori come siccità, alluvioni, innalzamento del livello del mare e deterioramento della qualità dell’acqua minacciano la produzione agricola in molte aree del mondo. Tali stress idrici hanno conseguenze devastanti sulla sicurezza alimentare e sullo sviluppo socio-economico delle comunità. La FAO stima che oltre il 40% della popolazione mondiale sia colpito dalla scarsità d’acqua, una percentuale che potrebbe salire al 66% entro il 2050, soprattutto a causa dell’elevato consumo idrico del settore agroalimentare.
L’agricoltura, pur essendo tra i maggiori consumatori d’acqua, ha il potenziale per ridurre significativamente lo stress idrico attraverso pratiche sostenibili. Gli agricoltori hanno un ruolo cruciale come custodi delle risorse idriche: un utilizzo consapevole ed efficiente dell’acqua può prevenire il degrado delle risorse naturali e contrastare l’insicurezza idrica.
La Fondazione Campagna Amica promuove un modello di agricoltura locale e sostenibile che tutela le risorse naturali, compresa l’acqua. Attraverso una rete di mercati locali, i cittadini possono acquistare prodotti alimentari coltivati nel rispetto dell’ambiente e contribuire alla protezione della biodiversità.
Per vincere la lotta contro la crisi idrica, è essenziale che i cittadini sostengano gli agricoltori, scegliendo prodotti che rispettano la natura. Solo così sarà possibile garantire un futuro più sostenibile per tutti.