10.06.2025
Columella e la saggezza della terra: il volto etico e sostenibile della cucina romana antica.
Accanto al genio stravagante di Apicio, c’è la voce pacata e razionale di Lucio Giunio Moderato Columella, agronomo e scrittore originario di Cadice ma romano d’adozione.
Nel De re rustica Columella compone un vero trattato sulla sostenibilità ante litteram: insegna a rispettare la terra, a usare concimi naturali, a non sprecare nulla. È la radice “morale” della cucina romana, quella che ancora oggi si riconosce nella povertà nobile della trippa, della minestra o delle fave. Apicio rappresenta l’eccesso; Columella, la misura. Insieme formano l’alfa e l’omega della cultura gastronomica romana.
English Version: Columella and peasant wisdom
Alongside the extravagant genius of Apicius, there is the calm and rational voice of Lucius Junius Moderatus Columella, an agronomist and writer originally from Cadiz but Roman by adoption. In De re rustica, Columella composes a true treatise on sustainability ante litteram: he teaches us to respect the land, to use natural fertilizers, and to waste nothing. This is the “moral” root of Roman cuisine—one that is still recognized today in the noble poverty of tripe, soup, or broad beans. Apicius represents excess; Columella, moderation. Together, they form the alpha and omega of Roman gastronomic culture.