21.05.2024
Il nuovo Regolamento unico relativo alle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli
Normativa | Il nuovo Regolamento unico relativo alle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonché alle specialità tradizionali garantite e alle indicazioni facoltative di qualità per i prodotti agricoli, che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2019/787 e (UE) 2019/1753 e che abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012.
Parole chiave: Dop economy, turismo Dop, sostenibilità, semplificazione, trasparenza, tutela e protezione, marketing e comunicazione

Fonte: MASAF – https://dopigp.politicheagricole.it/it/web/guest
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Per ulteriori approfondimenti e/o chiarimenti eventuali: terranostra@coldiretti.it
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Dop economy. Il quadro economico e di mercato.
Con 838 prodotti l’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea.

Fonte: MASAF – https://dopigp.politicheagricole.it/it/web/guest
Nell’Unione Europea le Indicazioni Geografiche rappresentano nell’insieme oltre 3.400 prodotti, generando un valore complessivo di oltre 80 miliardi di euro.
L’Italia detiene il primato dell’UE per numero di produzioni a Indicazione Geografica con 890 denominazioni riconosciute.
La Dop economy in Italia vale oltre 20 miliardi di euro, con 296 Consorzi di tutela e oltre 200.000 operatori che operano in tutte le province italiane.
Il comparto delle produzioni DOP IGP concorre per il 20% al fatturato dell’agroalimentare nazionale ed esprime un valore che “appartiene” ai territori, in quanto frutto di filiere non delocalizzabili espressione di un patrimonio collettivo.
Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo testo unico per un settore dei prodotti DOP IGP più tutelato, integrato, competitivo e sostenibile.
La visione strategia della riforma – con le novità introdotte – intende aumentare la protezione e rafforzare il settore delle Indicazioni Geografiche, ritenuto fondamentale nello scenario europeo da un punto di vista economico, ma anche a livello culturale e di sviluppo territoriale.

(Fonte Qualivita – https://www.qualivita.it/wp-content/uploads/2024/02/20240228_QUALIVITA_FOCUS_RIFORMA_IG.pdf)
La nuova visione prevede un approccio univoco, verso un sistema unitario e armonico per le denominazioni del cibo, del vino e delle bevande spiritose.
Viene data priorità alla qualità delle produzioni, stimolando la capacità degli operatori di investire nella sostenibilità e nella reputazione dei prodotti a Indicazione Geografica.
A livello di filiera produttiva si promuove con decisione l’azione collettiva degli operatori, assegnando ai gruppi riconosciuti (Consorzi di tutela) poteri e strumenti di gestione dell’Indicazione Geografica in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori e della società.
A livello gestionale, inoltre, si attua una semplificazione burocratica e procedurale per facilitare la registrazione delle denominazioni e la modifica dei disciplinari, oltre a rafforzare i meccanismi di controllo nel mercato interno e online.
Sul piano del mercato si ricerca la garanzia di una concorrenza leale e si promuovono strumenti per una migliore condivisione del valore lungo la filiera, mentre al contempo si definiscono azioni per garantire informazioni affidabili e sempre più chiare ai consumatori.
Nella visione strategica della Riforma, il settore delle Indicazioni Geografiche può contribuire all’evoluzione dell’intero comparto agroalimentare, integrando le politiche di sviluppo rurale e favorendo la crescita di un sistema produttivo più sostenibile. Per questo sono stati rafforzati molti pilastri e strumenti già caratterizzanti il modello di gestione dei sistemi IG, a fianco di azioni di semplificazione e all’introduzione di elementi innovativi.
Le principali novità della riforma.
Rafforzamento del ruolo dei Consorzi
I Consorzi di tutela restano in mano solo ai produttori e agli operatori lungo la filiera produttiva con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del “turismo a Indicazione Geografica” (Turismo DOP).
Maggiore protezione
• Protezione on-line e nel sistema dei domini: diventa ex-officio tramite un sistema di geo-blocking che obbliga gli Stati membri a bloccare l’accesso a tutti i contenuti evocativi di una Indicazione Geografica, anche grazie a un alert system sviluppato da EUIPO.
• Protezione IG utilizzate come ingredienti: rende obbligatorio per i trasformatori l’indicazione in etichetta della percentuale di prodotto IG all’interno del prodotto trasformato e vieta l’utilizzo di altri prodotti comparabili alla IG.
• Protezione internazionale: è possibile per i Consorzi riconosciuti, la cui IG abbia un mercato internazionale, essere registrati automaticamente all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona, che prevede una protezione rapida e indefinita in tutti i Paesi firmatari, anche extra- UE; sono state eliminate le falle del sistema che consentivano di sfruttare indebitamente la reputazione delle IG tramite norme tecniche nazionali (aceto balsamico sloveno e cipriota) o strumenti unionali quali le menzioni tradizionali (Prosek made in Croazia) chiarendo che queste non possono corrispondere o evocare IG riconosciute.
Semplificazione
Definiti tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e di modifica dei disciplinari da parte della Commissione, riducendoli a 6 mesi, estendibili di ulteriori 5 solo nel caso in cui la richiesta sia incompleta e debbano essere presentate ulteriori informazioni.
Sostenibilità e trasparenza
È stata inserita la richiesta di elaborazione da parte dei Consorzi, inizialmente su base volontaria, di un rapporto di sostenibilità che spieghi ciò che svolgono in termini di sostenibilità ambientale, economica, sociale e di rispetto del benessere animale; per una
maggiore trasparenza verso il consumatore è stato inserito l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto IG il nome del produttore.

(Fonte Qualivita – https://www.qualivita.it/wp-content/uploads/2024/02/20240228_QUALIVITA_FOCUS_RIFORMA_IG.pdf)
L’attuazione italiana della Riforma
Dopo l’entrata in vigore del nuovo Regolamento si aprirà una fase legislativa e amministrativa per l’adeguamento della normativa di settore funzionale allo sviluppo delle potenzialità del sistema nazionale. Il Sistema Italiano deve poter beneficiare di strumenti efficaci e adeguati al fine di favorirne la crescita e l’affermazione delle filiere e dei Consorzi di tutela, anche in ottica della nuova competizione globale.

(Fonte Qualivita – https://www.qualivita.it/wp-content/uploads/2024/02/20240228_QUALIVITA_FOCUS_RIFORMA_IG.pdf)
Per scaricare il testo integrale del regolamento europeo:
Per approfondimenti: