La Cooperativa è stata fondata nel 1967 per iniziativa di un gruppo di coltivatori di uve. Attualmente conta circa 500 soci, ha una capacità totale stimata sui 60.000 hl con un potenziale ciclo lavorativo pari 80.000 quintali d’uva. La dizione “Quattro Casali” riporta all’origine del comune di Copertino, avvenuta tra il 560 ed il 610 D.C., dalla riunione dei quattro casali: Mollone, Cigliano, Casole, Cambrò. Nel comprensorio di questi Casali ricadono i territori agricoli vocati alla coltivazione dei nobili vigneti che, dal 1° Novembre 1977 grazie dal D.P.R. 2/11/76 hanno ottenuto il riconoscimento a D.O.C., e dai quali derivano i nomi delle pregiate bottiglie: Casimiro, Tofala, Limma e Tintore. Il territorio circostante formato prevalentemente da piccole estensioni, grazie al clima e al terreno favorevole, garantisce una produzione annua di vino di qualità. Tra le tipologie di uve conferite primeggiano le uve nere tra le quali il Negroamaro, il Primitivo e la Malvasia, e una minima percentuale di uve bianche.
Nell’ultimo decennio, l’Azienda ha attuato un programma di riconversione tecnologica che ha
portato ad una completa rivisitazione del ciclo lavorativo: coniugando all’antica tradizione
enologica i progressi più attuali in materia di vinificazione.
I pregi fondamentali della Cooperativa S. Giuseppe “Quattro Casali” sono non soltanto la tenacia e
l’impegno profuso nella nobile ed antica arte della trasformazione del vino, di cui il COPERTINO
D.O.C. ne ha vanto in tutta Italia, ma anche la posizione vantaggiosa in cui si trovano i vigneti, nel
cuore del Salento, terra baciata dal sole a pochi chilometri dal Mare Ionio.