08.06.2023
La filiera corta, il km0 e gli agriturismi sostenibili sono promotori di un mondo senza plastica, custodi dell’ambiente e della biodiversità
L’8 giugno si celebra nel mondo la Giornata Mondiale degli oceani. Il tema scelto per quest’anno è “Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano”.
La celebrazione costituisce l’occasione per riflettere sui benefici che gli oceani sono in grado di fornirci e il dovere che incombe su ogni individuo e sulla collettività di interagire con gli oceani in modo sostenibile, affinché siano soddisfatte le attuali esigenze, senza compromettere quelle delle generazioni future.
Questi ambienti, fondamentali per l’intero pianeta e culla della vita sin dagli albori del pianeta, versano in condizioni preoccupanti: inquinamento, riscaldamento globale, perdita di biodiversità, pesca intensiva, acidificazione sono alcune delle principali emergenze che andrebbero affrontate con urgenza.
Gli oceani svolgono un ruolo essenziale per la salute della Terra. Si stima che tra il 50 e l’80% di tutta la vita sulla terra si trovi sotto la superficie dell’oceano e che gli oceani contengano il 99% dello spazio vitale della Terra e che sia meno del 10% quello esplorato dall’uomo.
Le piccole piante marine che costituiscono il fitoplancton rilasciano la metà di tutto l’ossigeno dell’atmosfera attraverso la fotosintesi.
Gli oceani rappresentano il 96% di tutta l’acqua sulla superficie terrestre, il resto è acqua dolce di fiumi, laghi e ghiacciai.
Fondazione Campagna Amica riconosce nei mari l’ambiente che permette il sostentamento di milioni di piccoli pescatori che sono le prime vittime del degrado marino. In Italia le cooperative di pescatori lavorano per mantenere integro il patrimonio di risorse che il mar Mediterraneo regala. Attraverso le loro azioni costanti di monitoraggio e controllo delle aree di pesca, contribuiscono ad esercitare un ruolo di sentinella contro gli abusi che vengono perpetrati nel mare nostrum. Per questo, acquistare il pesce fresco presso i Mercati di Campagna Amica consente a queste realtà di esistere e continuare l’opera instancabile per la salute del mare che si traduce nella salute di tutti noi. D’altronde il prodotto venduto è di primissima qualità ed i suggerimenti che essi danno ai cittadini che fanno la spesa nei banchi della pesca sono a tutti gli effetti parte del patrimonio immateriale di cultura che è figlia di un mestiere antichissimo. Anche questo va preservato!