Da un recente sondaggio Coldiretti/Ixè emerge che un italiano su cinque (19 per cento) ha atteso l’ultima settimana prima del Natale per fare il tradizionale shopping di regali da porre sotto l’albero, anche perché si moltiplicano le offerte promozionali dopo un avvio non entusiasmate. C’è una sostanziale ripresa rispetto al passato, anche se per quasi la metà degli italiani (54%) la speranza è di trovare sotto l’albero qualcosa che serve ma che si è rimandato di acquistare, mentre solo il 19% sogna un regalo sfizioso che non si può permettere. Si registra dunque una spinta verso regali utili e all’interno della famiglia, tra i parenti e gli amici si preferisce scegliere oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno. Tra le tendenze che si affermano a Natale quest’anno c’è anche la ricerca di sconti facendo raffronti tra i vari esercizi commerciali, ma anche il ricorso ad internet per suggerimenti e acquisti on line.
In ogni caso solo l’8 per cento degli italiani quest’anno rinuncia al rito dell’omaggio delle Feste da mettere sotto l’albero. La spesa media è di 165 euro e tra i regali più gettonati ci sono libri, tecnologia, abbigliamento, prodotti di bellezza e l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Da segnalare la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa.
Accanto ai tradizionali luoghi di acquisto, un successo viene registrato per i
mercatini che sono frequentati da quasi sei italiani su dieci (59%) e nei fine settimana durante le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura. Una opzione che garantisce spesso la possibilità di trovare regali ad "originalità garantita" al giusto prezzo. Soprattutto per il cibo e le bevande si registra una tendenza al ritorno al
contatto con il produttore, magari con
acquisti direttamente nell’azienda agricola o nei
mercati degli agricoltori di Campagna Amica, per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo.