19.03.2013
Secondo una ricerca Swg/Coldiretti, l’85% dei genitori italiani consiglierebbe ai propri figli un futuro professionale e lavorativo legato alla terra, considerata un settore di primaria importanza con un alta produzione di valore sociale
L’85% dei genitori italiani consiglierebbe ai propri figli un futuro professionale e lavorativo in agricoltura, perché lo considerano un settore di “primaria importanza con un alta produzione di valore sociale”. È quanto emerge da un ricerca Coldiretti Swg divulgata durante l’assemblea di Coldiretti Giovani Impresa di sette regioni del Centro Italia (Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Lazio, Abruzzo Marche e Umbria) che si è svolta oggi a Bologna. La fiducia in questo settore è fondata sui numeri, le aziende guidate da giovani, secondo dati Coldiretti, registrano un livello di fatturato del 79% maggiore rispetto alla media e il 55% di occupati in più. Secondo Elaborazioni Coldiretti su dati Istat, i giovani under 40 che lavorano nelle oltre 450 mila aziende delle sette regioni, sono 117 mila, un terzo (33%) dei quali sono titolari di azienda. In Emilia Romagna i giovani under 40 occupati in azienda sono 17.901, il 31% dei quali titolari delle proprie aziende.
Con il titolo All’Italiana, Coldiretti Giovani Impresa ha sottolineato l’importanza del ruolo dei giovani come portatori di creatività e innovazione all’interno del mondo agricolo. Capaci di valorizzare le imprese e i prodotti made in Italy, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e aperto alle novità non solo in campo agricolo, i giovani stanno cambiando non solo il modo di fare agricoltura ma anche di essere agricoltore.