È convinzione comune che quando ci sono alcuni chiletti in più sia meglio sostituire il pranzo con un semplice yogurt. È giusto? No, non è una scelta equilibrata perché, pur trattandosi di un alimento molto salutista e gradevole al palato, non contiene tutti i nutrienti di cui il nostro organismo necessita nelle varie ore della giornata. Volete invece potenziare l’effetto dello yogurt? Allora mangiatelo dopo pranzo o dopo cena. Meglio se dopo un bel piatto di frutta e verdura.
In particolare, asparagi, carote, carciofi, radici della cicoria, patate, barbabietole, aglio e banane, sono molto ricchi di una sostanza, l’inulina che aiuta i batteri buoni contenuti nello yogurt a crescere e a funzionare bene e, quasi, li nutre. Per questo l’inulina e altre molecole simili vengono chiamate prebiotici, cioè sostanze che costituiscono un terreno fertile per lo sviluppo della vita. Mentre i lattobacilli dello yogurt sono definiti probiotici.
Per molto tempo si è pensato che fosse meglio fare il pieno di fermenti lattici lontano dai pasti. Studi recenti invece affermano proprio il contrario: l’associazione con alcuni cibi esalta il loro potere salutare. Il latte fermentato allunga la vita e nello yogurt sono contenute soprattutto due specie di probiotici (lo Streptococcus thermophilus e il Lactobacillus bulgaricus) che si affiancano alla flora batterica già presente lungo le pareti dell’intestino, migliorando una serie di processi digestivi e frenando l’azione di eventuali agenti patogeni.
a cura di Giorgio e Caterina Calabrese