18.02.2020
Il risparmio energetico deve diventare sempre più uno stile di vita, che ci accompagna anche nei momenti di relax
Il risparmio energetico deve diventare sempre più uno stile di vita, che ci accompagna anche nei momenti di vacanza. Da diversi anni ormai si parla di turismo sostenibile, definito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo come quello che soddisfa i bisogni dei viaggiatori, delle regioni ospitanti e al tempo stesso protegge e migliora le opportunità per il futuro. Si tratta quindi di una forma di turismo in armonia con l’ambiente, le comunità locali e le loro tradizioni che diventano così esse stesse beneficiarie dello sviluppo turistico, e non le vittime.
L’idea di sostenibilità comprende il concetto di “turismo responsabile”, che riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio, e supera in un certo senso l’idea di “ecoturismo”, quando cioè la motivazione del viaggio è godere di un ambiente naturale.
Le parole chiave del turista responsabile sono rispetto, dell’ambiente, della cultura e dell’economia locale, e consapevolezza delle proprie azioni mentre si viaggia.
Secondo il Rapporto Univerde (2019) cresce (+3%) la percentuale sul livello di conoscenza della definizione “turismo sostenibile” arrivando all’81%. Il 48% degli intervistati dichiara di essere disponibile a spendere il 10 o il 20% in più per non danneggiare l’ambiente durante le proprie vacanze.
I viaggiatori iniziano a fare scelte mirate: prima di scegliere una struttura turistica, il 44% degli italiani si informa, principalmente attraverso internet, sull’attenzione che essa ha per l’ambiente. I criteri per capire se la struttura è attenta all’ambiente sono: la presenza di pannelli fotovoltaici (58%), l’uso di sistemi per il risparmio elettrico (34%), il risparmio idrico (31%) e l’essere “plastic free” (18%). Tra gli alloggi preferiti: B&B (in crescita al 39%), agriturismo (in aumento al 34%), albergo (33%). I turisti sostenibili sono attenti anche ai servizi offerti e valutano positivamente menù biologici o a km 0 (37%), raccolta differenziata (circa 37%), proposta di escursioni ecoturistiche (16%).
L’agriturismo rientra a pieno titolo in questo stile di viaggio: un turismo sostenibile negli ambienti agricoli, che oltre al pernottamento in azienda comporta la visita e la conoscenza delle attività che vi si svolgono, la degustazione dei prodotti tipici, la conoscenza del territorio circostante.
In un Agriturismo di Campagna Amica, promosso da Terranostra, il turista trova risposta alla sua richiesta di vivere durante la vacanza un’esperienza unica, capace di unire al piacere del soggiorno anche il gusto della scoperta del territorio con tutte le sue peculiarità e ricchezze. Conoscere il territorio, infatti, vuol dire entrare nelle tradizioni locali e conoscere la preziosità della gastronomia, del contesto storico, culturale e paesaggistico in cui si trova la struttura che lo ospita. Il gestore di un Agriturismo di Campagna Amica è anche imprenditore agricolo, quindi profondo conoscitore del territorio, di arti e mestieri che richiedono anni di esperienza per raccogliere il prodotto desiderato. Un bagaglio di esperienze e tradizioni che arricchiscono sicuramente il valore di un viaggio.