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05.06.2019

Giornata mondiale dell’ambiente e inquinamento

L'inquinamento atmosferico è stato definito una grande epidemia sanitaria globale, causando un decesso su nove. Ha anche un enorme impatto negativo sul cambiamento climatico e sulle economie mondiali

Cos’è la Giornata mondiale dell’ambiente

Festività indetta nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e denominata World Environment Day (WED) , viene celebrata ogni anno il 5 giugno. Ogni edizione ha un tema ambientale specifico, filo conduttore che unisce associazioni e Stati che sensibilizzano e organizzano iniziative in giro per il mondo.

Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente

Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UN Environment Programme) è la principale autorità ambientale globale che definisce l’agenda ambientale internazionale e promuove l’attuazione coerente della dimensione ambientale nello sviluppo sostenibile all’interno del sistema delle Nazioni Unite. La loro mission è di fornire una leadership e incoraggiare la costruzione di reti e collaborazioni nelle attività che hanno come scopo la cura dell’ambiente ispirando, informando e consentendo alle nazioni e ai popoli di migliorare la qualità della loro vita senza compromettere quella delle generazioni future.

Il Programma opera su sette grandi assi tematici: cambiamenti climatici, disastri e conflitti, gestione degli ecosistemi, governance ambientale, sostanze chimiche e rifiuti, efficienza delle risorse e ambienti sotto controllo. Di fatto, le sue principali priorità sono controllo, valutazione e allarme rispetto ai possibili danni ambientali, promozioni di attività e sensibilizzazione sulla questione ambientale sia all’interno del sistema delle Nazioni Unite sia tra la società, l’agevolazione di scambio di informazioni sulle nuove tecnologie ecologicamente compatibili e consulenza tecnica, legale e istituzionale ai governi.

#BeatAirPollution

Ogni anno un tema diverso e un paese ospitante: quest’anno la giornata mondiale dell’ambiente sarà dedicato all’inquinamento atmosferico e vedrà come paese protagonista la Cina. In questo giorno speciale si chiederà a governi, industrie, le comunità di esplorare soluzioni alternative per limitare e contrastare gli alti livelli dell’inquinamento atmosferico.

Cosa è l’inquinamento atmosferico?

L’inquinamento atmosferico è ovunque, nonostante molto spesso non sia evidente.  Statisticamente, nove persone su dieci in tutto il mondo sono esposte a livelli di inquinanti atmosferici che superano i livelli di sicurezza dell’OMS. Empiricamente tutto ciò significa che ad ogni respiro, si inalano particelle minuscole che attaccano i polmoni, il cuore e il cervello ed è quindi chiaro come la necessità di operare sulla qualità dell’aria e l’azione globale cresca sempre di più a tutti i livelli.

L’inquinamento atmosferico si suddivide in inquinamento atmosferico ambientale (esterno) e inquinamento atmosferico interno. Le sue fonti sono differenti, ma la maggior parte di queste sono riconducibili all’azione umana: combustione dei combustibili fossili, processi industriali, in particolare dell’industria chimica e mineraria, l’agricoltura di tipo industriale, una delle principali fonti di metano e ammoniaca, trattamento e gestione dei rifiuti, soprattutto delle discariche, eruzioni vulcaniche, tempeste di polvere e altri processi naturali e così via dicendo.

Queste fonti diffondono una serie di sostanze dannose per la salute umana tra cui monossido di carbonio, biossido di carbonio, biossido di carbonio, biossido di azoto, ossido di azoto, ozono troposferico, particolato, anidride solforosa, idrocarburi e piombo: morti e malattie causate dall’inquinamento atmosferico sono ricollegate alla diffusione di minuscole particelle, grandi quanto molecole, che sono in realtà gruppi di veleno presenti dal carbonio nero (fuliggine) ai solfati al piombo. Letali in quanto queste piccole particelle (le più letali sono la PM2.5 e PM10) bypassano le difese dell’organismo e alloggiano nei polmoni, nel sangue e nel cervello.

Effetti sulla salute

L’inquinamento atmosferico è stato definito una grande epidemia sanitaria globale, causando un decesso su nove. Ha anche un enorme impatto negativo sul cambiamento climatico e sulle economie.

Nel 2016, l’esposizione al PM2,5 ha ridotto di circa un anno la speranza di vita media globale alla nascita. Inoltre, circa sette milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’esposizione ad aria inquinata, sia all’interno che all’esterno. I tre maggiori killer attribuibili all’inquinamento atmosferico sono l’ictus (2,2 milioni di morti), le malattie cardiache (2,0 milioni) e le malattie polmonari e il cancro (1,7 milioni di morti).

Ma l’inquinamento atmosferico non uccide solamente ma contribuisce anche ad altre malattie, ostacola lo sviluppo e causa problemi di salute mentale. Uno studio ha scoperto che il PM2.5 ambientale ha contribuito a 3,2 milioni di casi di diabete nel 2016. Un’altra ricerca del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) mostra che la respirazione del particolato può danneggiare il tessuto cerebrale e compromettere lo sviluppo cognitivo nei bambini piccoli – con implicazioni per tutta la vita. Si stima che 17 milioni di bambini al di sotto di un anno vivono in aree in cui l’inquinamento atmosferico è sei volte superiore ai limiti di sicurezza. Altri studi hanno collegato l’inquinamento atmosferico a livelli di intelligenza più bassi, con un impatto medio equivalente a un anno di istruzione perso, e a un maggiore rischio di demenza, con coloro che vivono più vicino alle principali arterie di traffico fino al 12% in più di probabilità di essere diagnosticati con la condizione.

Se si ha la fortuna di non subire gli effetti negativi per la salute, non bisogna dimenticare che tale fenomeno colpisce anche le nostre tasche: l’inquinamento atmosferico crea un onere per i sistemi sanitari, che costa ai contribuenti. Ad esempio nel 2011 l’inquinamento atmosferico dovuto alla produzione di energia negli Stati Uniti ha causato almeno 131 miliardi di dollari di danni all’economia statunitense, compreso l’aumento dei costi sanitari. L’Agenzia europea dell’ambiente ha rilevato che le emissioni di 14.000 impianti industriali in Europa sono costate alla società e all’economia fino a 189 miliardi di euro nel 2012. Senza un’azione, i costi aumenteranno.

Il clima

L’inquinamento atmosferico non ha solo un impatto sulla salute umana e sulla crescita economica, ma sta incrementando velocemente anche il riscaldamento globale. Un esempio eclatante è il nero di carbonio prodotto da motori diesel o da spazzatura in fiamme e cucine sporche: esso è mortale, ma è anche un inquinante climatico di breve durata. Se si dovesse ridurre le emissioni di tali inquinanti, potremmo rallentare il riscaldamento globale fino a 0,5°C nei prossimi decenni. Il metano è un altro colpevole. Le emissioni di metano contribuiscono all’ozono a livello del suolo, che causa asma e altre malattie respiratorie. È anche un gas con un riscaldamento globale più potente dell’anidride carbonica: il suo impatto è 34 volte maggiore in un periodo di 100 anni, secondo l’International Panel on Climate Change.

Cosa si sta facendo?

Attualmente è in crescita un movimento globale per affrontare questa emergenza. BreatheLife – una rete globale guidata dalla Climate and Clean Air Coalition, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Nazioni Unite per l’Ambiente – sta portando avanti iniziative per un’aria più pulita in circa 39 città, regioni e paesi, raggiungendo oltre 80 milioni di cittadini.

Inoltre molte città si stanno muovendo in tal senso, istituendo politiche e programmi per ridurre i trasporti e le emissioni di energia e per promuovere l’uso di energia pulita. E qualcosa sembra stia  cambiando: l ‘Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018 ha rilevato infatti che più del 57% delle città delle Americhe e più del 61% delle città europee ha visto un calo del PM10 e PM2,5 tra il 2010 e il 2016. Anche l’aumento delle energie rinnovabili è destinato a fare una grande differenza, con investimenti in nuove fonti rinnovabili che superano ogni anno gli investimenti in combustibili fossili.

Cosa posso fare?

Siamo tutti parte del problema. Ma questo significa che siamo tutti parte della soluzione. Apportando piccole modifiche alla quotidianità, tutti possono fare la loro parte nel purificare l’aria. Ad esempio, spostandosi con i mezzi pubblici o a piedi, riciclando i rifiuti, spegnendo le luci eccetera.

E la Fondazione Campagna Amica?

Si è già accennato come l’agricoltura industriale sia una delle maggior cause nella produzione di metano, che contribuiscono all’aumento dell’ozono e di tutte le problematiche ad esso connesso. Inoltre non bisogna dimenticarsi i gas e le emissioni prodotte dal trasporto dei prodotti agricoli su larga scala. Il sostegno all’agricoltura locale di piccole e medie imprese è chiaramente di vitale importanza nel promuovere una produzione agricola in linea con le necessità ambientali e che rispetti gli ecosistemi e la biodiversità. Ed è proprio grazie allo sviluppo di una rete di mercati locali di vendita diretta che sia il consumatore che il produttore possono limitare la produzione di elementi tossici e diminuire così l’inquinamento atmosferico. I mercati di Campagna Amica possono favorire questa produzione sostenibile di cibo inducendo anche comportamenti di consumo virtuoso tra i cittadini.

 

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