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08.02.2019

Aglio, il farmacista dell’umanità

Considerato fin dall'antichità un rimedio naturale per molti mali, è una pianta facile da coltivare. Adatta a quasi tutti i terreni e condizioni climatiche, resiste anche al freddo intenso

Di origine sconosciuta, l’aglio (Allium Sativum), era ed è tutt’oggi si considera sia in campo culinario che in campo medico. È una pianta diffusa in tutto il mondo. La possiamo trovare , ad esempio nel Sud Italia, nel Nord Africa, nel deserto del Kirghisi in Asia, e in particolare in India, dove è molto usato e diffuso perché cresce spontaneamente.

In antichità era usato per scopo medico e come anti maleficio.

La Storia
Gli Egizi. La prima testimonianza scritta sull’aglio, appare nel codice Ebers, un papiro medico egizio del 1550 a.C., che cita l’aglio come rimedio usato per circa ventidue preparazioni diverse.
I faraoni non assumevano aglio, perché considerato una pianta sgradevole per gli dei. La consideravano sacra gli schiavi, perché, secondo le credenze di allora, donava forza e vigore a chi lo assumeva.
Sempre in Egitto sono stati ritrovati resti d’agio nella tomba di Tutankhamon e nei geroglifici dela piramide di Giza.
I Greci. Gli sportivi Greci, consumavano aglio prima delle competizioni. Secondo il medico Greco, Galeno, l’aglio era un toccasana del contadino, mentre il medico Dioscoride lo considerava ottimo tonico contro l’asma, diuretico, antiveleno, vermifugo. Nonostante l’appellativo “rosa fetida”, il pane era abitualmente aromatizzato con l’aglio.
I Romani. Nella Roma Imperiale era considerata una pianta sacra dedicata al dio Marte (dio della guerra), utilizzato sia dai contadini che dai soldati. Veniva distribuito infatti nelle legioni per prevenire infezioni ed esaltare il vigore maschile. Furono i romani a diffondere l’aglio in tutta Europa, anche alle popolazioni barbare.
Nel Medioevo. Oltre ai benefici già visti in precedenza, nel Medioevo si aggiungono altri benefici, legati alla pianta, come guarire febbri, sordità e soprattutto la peste. Infatti l’aglio divenne un ingrediente prezioso e ricercato anche dai medici, che credevano fosse l’unico rimedio per contrastare la malattia. Essi, inoltre, imbevevano la bocca delle loro maschere con succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e quindi per evitare il contagio.
Il Rinascimento. L’aglio e la cipolla venivano più usati per la creazione di medicinali e non più in cucina dai ceti alti, a causa del cattivo odore che procurava all’alito. Ritroviamo l’aglio in un manoscritto del XVI secolo, l’ ”Erbario di Urbino”, scritto da autore sconosciuto, una raccolta di ricette e rimedi medici popolari.
Le classi contadine, continuarono a godere del piacere dell’aglio in cucina
Nel 1858 Pasteur, un chimico biologo francese, lo descrive accuratamente e scientificamente, per la prima volta, come antibiotico.
Nel 1918 durante l’“Influenza Spagnola”, si usò l’aglio contro l’epidemia, e fu usato anche durante la prima guerra mondiale per curare le ferite.

Leggende e tradizioni
L’aglio è menzionato anche nell’Antico Testamento. Nel libro dell’Esodo, infatti, fu il popolo eletto da Dio (gli Ebrei) a introdurre nella Terra Promessa, l’aglio come condimento.
Nel X Canto dell’Odissea, Mercurio esorta Ulisse ad utilizzare l’aglio per le sue virtù protettive contro i filtri magici della Maga Circe.
Nel medioevo, ogni casa possedeva la sua corona d’aglio per tenere lontani spiriti, sortilegi e demoni. Infatti, soprattutto nella tradizione napoletana, l’aglio teneva lontane le streghe.
Nel folklore europeo, in particolare nel sud Italia, si credeva che l’aglio servisse a tenere lontani i vampiri. Per questo si indossava uno spicchio d’aglio in un sacchetto intorno al collo.
Secondo i Taoisti, l’aglio è una pianta demoniaca. Per questo non lo assumono e lo sconsigliano a chi si avvicina allo Yoga.

Come coltivarlo.
L’aglio ama il terreno leggero e teme i ristagni d’acqua. Non necessita particolari cure. Si adatta a quasi tutti i terreni e condizioni climatiche, resiste anche al freddo intenso. Non necessita di tanto concime.
La semina avviene attraverso gli spicchi. Si piantano per file (o coltivato in vaso), interrandoli con la punta verso l’alto. La semina avviene da Novembre a Febbraio, e il prodotto si raccoglie dopo 5/6 mesi. L’irrigazione non deve essere eccessiva, e i bulbi sviluppati non si devono più bagnare. Dopo la raccolta si fa seccare al sole un paio di giorni e dopo si conserva in un luogo fresco e ombreggiato.

Le proprietà
È ottimo per prevenire influenze, raffreddori, malattie cutanee (antibiotico naturale). Ricco di zolfo e vitamina B.

In cucina
Curiosità. Se si toglie il germoglio al centro (il “cuore”), si rende più leggero l’aglio e l’effetto collaterale del cattivo alito, svanisce.

Aglio olio e peperoncino, la ricetta

Ingredienti:
-2 spicchi d’aglio;
-1 peperoncino;
-pane e pan grattato;
-olio extravergine;

Procedimento:

– Tagliare il pane in piccoli cubetti e metterli a friggere in una pentola con l’olio e il peperoncino tagliato
– Attendere che il pane si sia dorato (non fritto del tutto) e aggiungere l’aglio tagliato a piccoli pezzi
– Mantenere il tutto a fuoco lento, e aspettare che l’aglio diventi dorato
– Aggiungere il sugo alla pasta con una spolverata di pan grattato e servire.

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