11.10.2018
Via libera dal 10 ottobre dopo un mese di blocco sui mari Ionio e Tirreno. Al momento dell’acquisto, attenzione all'origine in etichetta
Tornano in mare i pescherecci dallo Ionio al Tirreno, nel tratto di costa da Brindisi a Roma, riaperto alle attività. Il via libera dal 10 ottobre avviene dopo un mese di blocco e segue la ripresa già scattata in tutto l’Adriatico, mentre il divieto permane ancora da Civitavecchia a Imperia e in Sardegna. Semaforo verde dunque a fritture e grigliate a “miglio zero” realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto congelato o straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Ma ci si può anche rivolgere alle esperienze di filiera corta per la vendita diretta del pescato che Coldiretti Impresapesca ha avviato presso la rete di Campagna Amica.