03.09.2018
Il ritorno a casa dopo le vacanze può infatti rappresentare un trauma, ma vediamo come superarlo con piccoli trucchi
Vacanze quasi finite per gran parte dei 21 milioni di Italiani che si sono messi in viaggio nel mese di agosto e che, con la fine del controesodo, stanno ripopolando città, luoghi di lavoro e scuole. Secondo una ricerca dell’Istituto Ixè, più del 40% dei vacanzieri è tornato a casa con souvenir enogastronomici da condividere con parenti e amici e rendere così meno doloroso il rientro alla routine.
Il ritorno a casa dopo le vacanze può infatti rappresentare un “trauma” per molti: la “sindrome da rientro” o “post vacation blues” non è però una vera e propria patologia, quanto piuttosto quell’improvvisa sensazione di malessere o disagio che sopraggiunge dopo il relax delle vacanze e in cui rischia di incorrere soprattutto chi torna alla routine dopo una lunga e piacevole pausa. Questa forma di stress può manifestarsi con ansia, insonnia, nervosismo, irritabilità, spossatezza, leggera depressione o sbalzi di umore; spesso è accompagnata da difficoltà di concentrazione o ci sentiamo psicologicamente e fisicamente poco reattivi, talvolta schiacciati dal senso di responsabilità dei nostri futuri impegni.
Per fortuna, esistono tanti piccoli trucchi che possono aiutarci a riprendere la nostra vita quotidiana con ritrovato e, senza aver bisogno di uno psicologo o di uno specialista, può essere sufficiente approfittare della rete di produttori e aziende della Fondazione Campagna Amica.
Vediamo come superare lo stress dopo una vacanza con Campagna Amica
Un consiglio molto utile per superare con positività lo “stress da rientro” è mangiare bene e seguire un alimentazione corretta, variando la dieta e scegliendo cibi sani, freschi e genuini che possiamo trovare soprattutto nei mercati contadini di Campagna Amica.
Consumare miele, frutta di stagione (uva, mele, …), cereali (mais, riso, avena, ecc.), pane e pasta aiuta l’organismo ad avere la giusta quantità di zuccheri, ma senza esagerare: questi alimenti sono infatti dei validi alleati del buonumore; ma è altrettanto importante l’apporto nutrizionale di legumi e verdure che saziano senza appesantire e sono anch’essi ricchi di fibre, vitamine e sali minerali. Non sottovalutiamo nemmeno i prodotti di origine animale (carne, pesce, latticini) che, assunti nelle dosi raccomandate, rappresentano la migliore fonte di vitamine B, utilissime anche contro stress e spossatezza.
Per superare la leggera depressione post-vacanza è poi fondamentale essere ottimisti, magari pensando fin da ora alla prossima villeggiatura e cercando proprio sul sito campagnamica.it, o in rete, il posto giusto dove trascorrere futuri momenti di svago.
Per i più “fortunati”, cioè chi ha ancora qualche giorno di riposo prima di riprendere i propri doveri, il consiglio è di organizzare una gita a contatto con la natura o in campagna e concedersi qualche piccolo sfizio, un pranzo in agriturismo o fare acquisti alimentari di qualità direttamente dai produttori per non rimpiangere così i buoni sapori che hanno caratterizzato la nostra villeggiatura a tavola.
Finché il tempo lo consente, concedersi anche solo un weekend di relax, come se le vacanze non fossero ancora finite, rappresenta un buon rimedio per iniziare al meglio i successivi impegni settimanali.
Se poi abbiamo trascorso delle ferie molto “attive”, può essere salutare fare movimento o attività fisica all’aria aperta, come ad esempio concedersi una passeggiata nel verde cittadino durante la pausa pranzo o a fine giornata: il passaggio dalla luce del sole a quella artificiale dell’ufficio e di casa può affaticare sia il corpo che la mente.
Per i più piccoli, infine, il consiglio è di coinvolgerli in attività, o giochi anche all’aperto, che richiedono però maggiore concentrazione e attenzione rispetto a quelli “liberi e vivaci” dell’estate. Leggere un libro o fare un bel disegno per il contest promosso da Coldiretti e Campagna Amica (clicca qui per informazioni), può sicuramente aiutarli a non vivere i primi giorni di scuola come un dramma.
A cura di INIPA – Coldiretti Education