16.07.2018
Il giovane imprenditore collabora nell'azienda di famiglia, dove si allevano mucche di razza Chianina da tre generazioni. Con lui tante nuove idee per il marketing aziendale
Vito Mori, 23 anni, collabora nell’azienda di famiglia, l’azienda agricola San Marco in Mori, situata a Poppi, nel cuore del Casentino, nata più di 60 anni fa con un piccolo allevamento di bovini e qualche suino. Da subito la decisione di puntare tutto sull’allevamento della razza Chianina. Decisione che ha cambiato la vita di tre generazioni della famiglia Mori. Nel 2010 intraprende l’inizio della vendita diretta per dar modo al consumatore di venire a contatto con i prodotti a km zero dell’azienda.
Il giovane ha iniziato a occuparsi del marketing aziendale tradizionale e social network e ha costruito da solo anche il sito web.
“Ad oggi siamo riusciti a costruire un negozio in azienda – racconta Vito – con il coinvolgimento diretto degli agricoltori della vallata, iniziando a fare rete e a vendere i loro prodotti. Noi abbiamo deciso di metterci la faccia per far conoscere la vera carne alla nostra gente, bambini o adulti che siano”.
Nel 2010, non soddisfatti del poco riconoscimento che veniva attribuito a loro allevatori dalle grandi industrie, decidono di metterci la faccia e di costruire una vendita diretta per far sì che la gente veda e valuti la differenza.
“Dal 2010 al 2016 – continua il giovane – siamo riusciti a costruire proprio un negozio, sempre in azienda, coinvolgendo anche altri agricoltori della vallata in modo che venga riconosciuto chi, come noi, vuole dire basta al falso made in italy e basta a questi prezzi incredibilmente bassi della grande distribuzione che a noi agricoltori ci fanno molto pensare”.
La terra che lavorano (150 ettari) è totalmente destinata alla corretta alimentazione dei loro animali, in modo tale da essere sicuri al 100% di ciò che mangiano: triticale, mais, sorgo, favino, ai vari tipi di fieno.
“Noi abbiamo deciso di metterci la faccia per far conoscere la vera carne alla nostra gente, bambini o adulti che siano. Vogliamo far capire alla gente – conclude Vito – che a volte quell’euro in più al kg che spendi per una fettina in una vendita diretta non è per caso, ma sono 100 pezzi da 1 centesimo di sudore”.