Notizie per le imprese

05.06.2018

Ue: insostenibile il taglio alle politiche agricole

Moncalvo: “Inizia una dura battaglia per difendere il primato dell’agricoltura italiana in Europa per valore aggiunto, qualità, sicurezza alimentare ed ambientale”

Le ipotesi di taglio alla Politica Agricola Comune (PAC) sono insostenibili in un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione (UE) deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza. È quanto ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare le proposte di riforma della PAC presentate dal Commissario Europeo all’agricoltura Phil Hogan che secondo alcune analisi sui dati della Commissione potrebbero far perdere all’Italia circa 2,7 miliardi a prezzi correnti rispetto all’attuale periodo di programmazione. L’ipotesi di riduzione dei fondi è stata giustamente bocciata dal Parlamento Europeo oltre che dagli stessi cittadini dell’Unione che per il 90% sostengono la politica agricola a livello comunitario per il ruolo determinante per l’ambiente, il territorio e salute secondo la Consultazione pubblica promossa dalla stessa Commissione europea. Ma soprattutto preoccupa l’impatto negativo di questa riduzione di bilancio sui redditi degli agricoltori impegnati a garantire i migliori standard di qualità, sanitari ed ambientali. Occorre mantenere il budget al livello attuale in prezzi costanti e garantire una più equa distribuzione delle risorse tra gli Stati superando gli squilibri che hanno caratterizzato il passato. Solo in questo modo si potranno cogliere gli elementi positivi pur presenti nella proposta di Riforma che vanno dal maggiore sostegno ai giovani agricoltori all’importanza della sostenibilità, dall’attenzione al concetto di vero agricoltore fino al maggior peso del lavoro, anche familiare, e dei criteri socioeconomici per la ridistribuzione interna dei pagamenti diretti.

Maggior fermezza dell’Italia in Europa

“Con la nomina di Gian Marco Centinaio a Ministro delle Politiche Agricole proprio nel giorno in cui l’Unione Europea ha presentato la riforma con i tagli alla politica agricola, inizia – ha affermato il presidente Moncalvo – una dura battaglia per difendere il primato dell’agricoltura italiana in Europa per valore aggiunto, qualità, sicurezza alimentare ed ambientale. Sovranità alimentare, etichettatura di origine obbligatoria di cibi e bevande, un nuovo approccio nei trattati di libero scambio con i Paesi terzi e il ripensamento delle scelte fatte sui voucher la cui cancellazione ha creato tanti disagi al settore, sono da sempre al centro dell’azione di Coldiretti e ora trovano riscontro anche nel contratto di Governo” ha precisato Moncalvo. “Il primo impegno ora è la difesa dell’Italia nel negoziato avviato con la proposta di riforma della politica agricola (Pac) presentata dal Commissario Europeo Phil Hogan” ha proseguito Moncalvo sottolineando che “a pagare il conto della Brexit non può essere l’agricoltura che è la chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza.” Indebolire l’unico settore realmente integrato dell’Unione, significa minare – ha concluso Moncalvo – le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro.

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